È partita la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale a Roma e nel Lazio. Il piano messo in campo dalla Regione prevede la distribuzione di oltre 1,3 milioni di dosi, già consegnate a medici di base, pediatri, farmacie e centri vaccinali. L’obiettivo dichiarato è ridurre i ricoveri e proteggere le categorie più vulnerabili, in vista di un inverno che si annuncia con un numero elevato di contagi.
Chi ha la priorità e come funziona la campagna
Nelle prime settimane la vaccinazione è destinata agli over 65, ai pazienti con malattie croniche, alle donne in gravidanza e ai bambini sotto i sei anni. Rientrano tra le categorie prioritarie anche gli operatori sanitari e i residenti in strutture di lungodegenza. Dal 20 novembre, il servizio sarà disponibile per tutta la popolazione, con accesso libero presso i centri autorizzati.

Il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha sottolineato che la prevenzione è uno strumento indispensabile per ridurre il peso dell’influenza sugli ospedali. I dati dello scorso anno parlano chiaro: oltre 1,1 milioni di cittadini hanno ricevuto il vaccino, di cui circa 800 mila anziani, con un impatto positivo sulla gestione sanitaria del periodo invernale. Per il 2025 l’organizzazione punta a replicare e superare quei numeri.
Il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri è centrale. Saranno loro, insieme alle farmacie, a informare i cittadini e ad assicurare una copertura ampia. Le istituzioni contano molto anche sulla collaborazione delle famiglie, che rappresentano il primo presidio nella prevenzione delle malattie stagionali.
La rete di distribuzione e le prossime mosse
Il piano vaccinale si appoggia su una rete di 3.800 medici di base, 450 pediatri, oltre 600 farmacie e circa 140 centri vaccinali sparsi sul territorio regionale. Una rete capillare che garantisce la possibilità di vaccinarsi senza lunghe attese e in ogni quartiere della capitale.
Accanto al vaccino contro l’influenza, nelle prossime settimane verrà avviata anche la nuova campagna per i richiami anti-Covid, con dosi aggiornate sulle varianti in circolazione. L’integrazione delle due campagne vuole ridurre al minimo i rischi per le categorie più fragili, che potrebbero affrontare complicazioni serie in caso di doppia infezione.
Il Lazio ha scelto di rafforzare la disponibilità di dosi rispetto allo scorso anno, mantenendo una scorta sufficiente anche per affrontare eventuali picchi di richieste. La sfida è duplice: garantire protezione individuale e alleggerire il sistema sanitario, già messo alla prova da liste d’attesa e carenza di personale.