Dal 1° al 31 ottobre è possibile richiedere tramite App IO la Carta della Cultura da 100 euro: un sostegno pensato per famiglie con ISEE basso.
Il mese di ottobre segna l’avvio ufficiale della nuova edizione del Bonus Cultura 2025, uno strumento che punta a contrastare la povertà educativa e a sostenere l’accesso ai libri e ai contenuti culturali. L’iniziativa è stata varata dal Ministero della Cultura (MiC), in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, e vede la gestione tecnica affidata a PagoPA, CONSAP e SOGEI.
Dal 1° al 31 ottobre, le famiglie italiane o straniere residenti in Italia con un ISEE inferiore a 15mila euro possono richiedere una Carta della Cultura del valore di 100 euro, utilizzabile sia nei negozi fisici aderenti che negli store online.
Come funziona la Carta della Cultura
La Carta della Cultura è una carta virtuale che viene assegnata a un solo nucleo familiare per anno. Ha un valore fisso di 100 euro e può essere utilizzata esclusivamente per acquisti legati al mondo della cultura. L’obiettivo è quello di ridurre il divario educativo che colpisce in particolare i giovani provenienti da famiglie con reddito basso.
Il sistema di erogazione prevede una distribuzione fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Per questo motivo, non tutte le domande presentate vengono automaticamente accolte. Il meccanismo premia chi ha un ISEE più basso e chi presenta la domanda più rapidamente, creando una graduatoria che tiene conto di entrambi i criteri.

La carta, una volta attivata, viene associata all’account del richiedente e può essere utilizzata per pagare direttamente nei punti vendita convenzionati o per gli acquisti online, senza bisogno di ulteriori procedure cartacee.
Modalità di domanda e controlli sull’ISEE
Per richiedere il bonus è necessario accedere all’App IO, lo strumento digitale già noto ai cittadini per i servizi legati a cashback, green pass e altri bonus nazionali. L’accesso all’app avviene tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE), garantendo così la sicurezza dei dati personali e la corretta identificazione dell’utente.
La procedura è relativamente semplice: dopo aver effettuato l’accesso, bisogna entrare nella sezione dedicata, compilare la richiesta e confermare i dati del nucleo familiare. Le domande vengono quindi valutate e ordinate in base all’ISEE dell’anno di riferimento.
Il controllo dell’ISEE è un passaggio fondamentale. In un contesto di risorse limitate, il sistema attribuisce priorità a chi si trova in maggiore difficoltà economica. Chi ha un ISEE più basso e presenta la domanda in tempi rapidi avrà maggiori possibilità di ricevere la carta da 100 euro.
L’intera operazione è gestita digitalmente: una volta inviata, la domanda entra in una graduatoria e, in caso di esito positivo, il beneficiario riceve la conferma direttamente sull’app. Non sono previsti moduli cartacei né lunghe attese agli sportelli, elemento che rende il processo più veloce e inclusivo.
Cosa si può acquistare con il Bonus Cultura
Una volta ottenuta la Carta della Cultura, le famiglie possono utilizzarla per una vasta gamma di acquisti legati al mondo dell’istruzione e dell’intrattenimento culturale.
I prodotti ammessi includono libri di ogni genere, compresi testi scolastici e universitari, nuovi o usati, ma anche fumetti e manga, che negli ultimi anni hanno visto un forte aumento di popolarità tra i più giovani. Sono inoltre inclusi ebook e audiolibri, perfetti per chi preferisce la lettura digitale o multimediale, e supporti musicali e audiovisivi come CD, vinili, DVD e Blu-ray.
L’uso della carta è consentito sia online che nei negozi fisici aderenti, dando la possibilità di scegliere la modalità di acquisto preferita. È una scelta che amplia la fruizione e rende il bonus accessibile anche a chi vive in piccoli centri, lontani dalle grandi librerie.
L’iniziativa non è solo un aiuto economico, ma un tentativo concreto di contrastare l’esclusione culturale. Secondo gli ultimi dati, in Italia oltre un quarto dei minori è a rischio povertà, con punte del 43% nel Mezzogiorno e nelle Isole. I figli di genitori con basso livello di istruzione risultano i più vulnerabili, così come i minori stranieri non accompagnati, oltre 18mila nel nostro Paese, che affrontano un rischio di marginalizzazione molto più elevato.
In questo contesto, il Bonus Cultura si configura come uno strumento che mira a colmare il divario e a garantire a tutti, indipendentemente dal reddito familiare, l’accesso a risorse educative e culturali fondamentali.