Stop alle auto a combustione dal 2035, la richiesta dei Big dell’elettrico a Merz

Big dell’elettrico Ue a Merz: “Non cambiare lo stop alle auto a combustione dal 2035”

Big dell’elettrico Ue a Merz: “Non cambiare lo stop alle auto a combustione dal 2035”

Redazione

Ottobre 8, 2025

Berlino, 8 ottobre 2025 – Nel pieno della revisione normativa europea sulle emissioni dei veicoli, si infiamma il dibattito attorno al divieto di vendita di nuove auto a combustione a partire dal 2035. A pochi mesi dalla decisione definitiva, oltre 200 aziende leader nel settore della mobilità elettrica hanno rivolto un appello al cancelliere tedesco Friedrich Merz, esortandolo a non tornare sui suoi passi e a mantenere l’impegno verso lo stop totale ai motori termici.

Il pressing delle aziende della mobilità elettrica

Tra i firmatari della lettera figurano realtà di spicco come la svedese Volvo, le italiane A2A ed Erg, le iberiche Iberdrola ed Edp e il gigante americano Uber. Queste imprese – attive nella produzione di veicoli, batterie e infrastrutture di ricarica – sottolineano l’importanza di non indebolire la normativa europea, vista come un passo cruciale per accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile e ridurre drasticamente le emissioni inquinanti nel continente.

L’appello si inserisce nel contesto delle recenti dichiarazioni di Merz, entrato in carica a maggio 2025 come 10º cancelliere federale tedesco, il quale ha espresso perplessità sul divieto nella sua forma attuale, proponendo di rivedere i termini della normativa. Merz, leader della CDU e figura chiave nella politica tedesca, ha motivato la sua posizione con la necessità di considerare le implicazioni economiche e sociali della misura, ma ha incontrato la netta opposizione delle aziende che puntano a un futuro completamente elettrico.

Big dell’elettrico Ue a Merz: “Non cambiare lo stop alle auto a combustione dal 2035”

Friedrich Merz e il suo ruolo nella politica europea

Da politico esperto e avvocato aziendale, Merz è tornato protagonista della scena tedesca dopo un lungo percorso tra Parlamento europeo, Bundestag e attività nel settore privato. La sua presidenza della CDU e la recente elezione a cancelliere lo hanno posto al centro di decisioni cruciali per la politica ambientale e industriale europea. Il suo scetticismo verso il divieto totale di auto a combustione si inserisce in un quadro più ampio di dibattito europeo sulle strategie energetiche e sul rapporto con le industrie tradizionali.

L’Europa tra sostenibilità e realpolitik riguardo le auto

La posta in gioco è alta: mantenere lo stop alle auto inquinanti dal 2035 rappresenta un passo fondamentale per rispettare gli obiettivi climatici europei, ma richiede anche un equilibrio tra innovazione tecnologica e salvaguardia economica. L’intervento di Merz e la lettera delle aziende mostrano un continente in tensione tra ambizione verde e cautela pragmatica, con la Germania che gioca un ruolo decisivo nel definire il futuro della mobilità europea.