Assegno unico 2025: Rivelate le maggiorazioni nascoste per la disabilità. Scopri gli importi massimi ricalcolati

Assegno unico 2025 Rivelate le Maggiorazioni Nascoste per la Disabilità! Scopri gli Importi Massimi Ricalcolati (e Fino a Quando Ti Spetta)_

Luca Antonelli

Ottobre 12, 2025

Il bonus figli disabili 2025 sostiene le famiglie con bambini sotto i 3 anni affetti da patologie gravi, con contributi per l’assistenza domiciliare e requisiti ISEE specifici.

Il 2025 segna un anno rilevante per le misure a favore delle famiglie con figli disabili: l’INPS ha definito criteri, importi e modalità per accedere a un contributo economico che supporti i costi di assistenza domiciliare. La misura è riservata ai minori con condizioni gravi e richiede un ISEE entro soglie stabilite.

Requisiti, destinatari e condizioni per il bonus

Il bonus per figli disabili nel 2025 è accessibile ai genitori che convivono con un bambino affetto da patologia cronica grave, purché questo sia inserito nell’elenco nazionale delle malattie riconosciute. Il figlio deve avere un’età inferiore a 3 anni al momento della domanda, e i genitori devono soddisfare requisiti specifici: cittadinanza italiana o UE (o permesso di soggiorno valido per extra-UE), residenza in Italia e dimora abituale nel comune in cui si presenta la domanda. Chi è affidatario o ha custodia preadottiva può essere richiedente, sempre che coabitazione e requisiti siano rispettati alla data della domanda e permangano nel corso dell’anno di erogazione.

Limiti della misura emergono nel vincolo dell’età
Limiti della misura emergono nel vincolo dell’età. – www.sanzioniamministrative.it

La misura non si cumula con il bonus asilo nido: chi ha già ottenuto il rimborso per l’asilo nel 2025 non può accedere anche al bonus disabili per la stessa spesa. Le spese ammesse riguardano esclusivamente assistenziali domiciliari, non rientrano servizi ricreativi, ludoteche, pre/post scuola, campi estivi e strutture similari. Per ottenere il contributo bisogna allegare una certificazione a firma del pediatra di libera scelta, che attesti l’impossibilità del bambino a frequentare l’asilo nido per tutto l’anno a causa della gravità della patologia.

La domanda si presenta online tramite il portale INPS, usando SPID, CIE o CNS. Il servizio è classificato come “contributo forme di supporto presso la propria abitazione” e assegna un codice identificativo alla richiesta. Le domande si ricevono fino al 31 dicembre 2025, ordinate cronologicamente e valutate entro il limite di spesa stanziata. Se le richieste superano il budget disponibile, quelle in eccesso vengono protocollate “con riserva” e, se restano fondi residui, saranno accolte in un secondo momento seguendo l’ordine di arrivo.

Il valore minimo del bonus fa riferimento a 1.500 euro, anche se l’importo effettivo può variare in funzione delle risorse disponibili e delle domande accolte. In caso di risorse insufficienti per tutte le richieste, non viene garantito l’erogazione completa a tutti i richiedenti, ma solo a chi rientra nei limiti del budget. La misura è sperimentale e soggetta a disponibilità finanziarie annuali.

Impatti finanziari, limiti e prospettive future

L’istituzione del bonus figli disabili comporta un onere per le casse dello stato: il costo complessivo dipende dal numero di domande accolte e dall’entità dell’erogazione. Al momento non è pubblicato un bilancio ufficiale, ma il tema suscita attenzione dato l’alto fabbisogno assistenziale per patologie gravi in età precoce.

Limiti della misura emergono nel vincolo dell’età: esclusi i bambini con disabilità che abbiano già compiuto 3 anni alla data della domanda. Ciò penalizza nuclei con patologie insorte tardivamente. Inoltre, la condizione di patologia grave deve essere riconosciuta secondo criteri ministeriali, il che può escludere casi borderline. L’esclusione delle spese scolastiche, ludiche o di supporto educativo riduce l’utenza potenziale: il bonus si concentra su interventi domiciliari. Le soglie ISEE non sono dichiarate con precisione nei comunicati ufficiali, il che può generare incertezza tra i richiedenti.

Nel medio termine, la misura potrebbe essere rivista o ampliata, se emergesse un consenso politico e uno stanziamento di bilancio adeguato. Nel processo del 2026-2027 si presta attenzione alla possibilità di superare il limite dei 3 anni di età, o includere gradualmente i servizi complementari di sostegno educativo. L’aggiustamento della misura dipenderà dall’andamento delle domande e dalla pressione pubblica delle famiglie coinvolte.

Con l’evolversi della normativa nazionale e la prevista riforma della disabilità, la misura del bonus figli disabili 2025 rappresenta un passo concreto verso un sostegno mirato, con vincoli e limiti che ne definiscono il campo di applicazione.