Il bonus mamme sarà confermato anche per il 2026 e, secondo le prime anticipazioni, la nuova legge di Bilancio potrebbe prevederne un potenziamento. Per quest’anno l’importo sarà corrisposto in un’unica soluzione a dicembre: 480 euro complessivi, pari a 40 euro mensili, totalmente esenti da imposte e non considerati ai fini dell’Isee. Resta in vigore anche per il 2026 la decontribuzione fino a 3.000 euro destinata alle madri con almeno tre figli.
Bonus mamme, tutto ciò che devi sapere
Attualmente il bonus mamme spetta alle lavoratrici madri con almeno due figli, un reddito non superiore a 40 mila euro e un contratto di lavoro a tempo indeterminato, determinato oppure autonomo, fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. È riconosciuto anche alle donne con almeno tre figli che svolgono attività autonoma o professionale, comprese le iscritte alla gestione separata, purché il figlio minore non abbia ancora compiuto 18 anni.
Per le lavoratrici con tre o più figli titolari di contratto a tempo indeterminato è previsto, per il 2025 e il 2026, l’esonero totale dei contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro l’anno, valido fino al diciottesimo compleanno del figlio più giovane.
Restano escluse dal beneficio le lavoratrici domestiche: colf, badanti e baby sitter non potranno accedere alla misura. Non ne hanno diritto neppure le madri con un solo figlio, anche se disabile, le libere professioniste in regime forfettario, pur con tassazione agevolata, e le disoccupate.
Come presentare la domanda
L’Inps non ha ancora definito le modalità di presentazione della domanda, anche se alcune associazioni di categoria indicano come termine il 30 novembre, con procedura online tramite il portale dell’istituto. Non è chiaro se la richiesta dovrà essere presentata solo dalle autonome o anche dalle dipendenti. È però certo che il bonus, totalmente detassato e non rilevante ai fini Isee, sarà erogato a dicembre nella busta paga delle dipendenti, mentre per le autonome si ipotizza il tramite dei patronati.
È invece già possibile richiedere l’esonero contributivo per le lavoratrici con almeno tre figli, come confermato da una recente circolare Inps. Il personale scolastico potrà inoltrare la domanda anche tramite il portale del ministero dell’Istruzione.
Per il 2026 si prevede un possibile ampliamento della platea delle beneficiarie e un rafforzamento delle detrazioni fiscali a favore delle famiglie. L’estensione dipenderà dalle risorse disponibili, che potrebbero variare tra 500 milioni e un miliardo di euro.