Poste Italiane limita l’orario dei Postamat dopo i ripetuti assalti notturni: ecco dove e perché cambia l’accesso agli sportelli automatici.
L’annuncio di Poste Italiane sulla chiusura serale e notturna degli sportelli Postamat ha acceso il dibattito in molte aree del Paese. La decisione nasce dalla necessità di contenere i numerosi episodi di assalti agli sportelli, spesso realizzati con esplosivi, che negli ultimi anni hanno causato danni ingenti alle strutture e messo a rischio l’incolumità dei cittadini. L’orario modificato prevede serrande abbassate dalle 19:30 alle 8:30, lasciando così senza servizio chi era abituato a prelevare denaro nelle ore serali. Le prime regioni coinvolte sono Puglia, Basilicata e parte della Campania, territori che negli ultimi mesi hanno registrato una crescita preoccupante di colpi ai danni degli sportelli automatici postali.
I motivi della scelta e i dati sulla sicurezza
Secondo i dati diffusi da Poste, gli attacchi ai bancomat postali hanno rappresentato negli ultimi anni una voce rilevante di spesa per riparazioni e indagini. Le tecniche usate dai malviventi vanno dal gas acetilene agli esplosivi improvvisati, con danni che spesso hanno reso inagibili interi uffici. L’azienda ha già investito in sistemi di videosorveglianza, sensori di movimento e controlli rafforzati, riuscendo a ridurre del 55% i reati collegati agli sportelli.

Eppure, il rischio resta elevato. La misura di limitare gli orari è stata definita “temporanea”, in attesa di nuove soluzioni strutturali che possano garantire sia la sicurezza dei luoghi sia l’accessibilità continua ai servizi. L’attenzione della politica si è subito accesa: alcuni deputati hanno chiesto al governo di intervenire, sottolineando come la chiusura serale penalizzi soprattutto le fasce più fragili della popolazione, quelle che vivono in piccoli centri e hanno nei libretti postali l’unico strumento di risparmio.
L’impatto sui cittadini e le reazioni locali
La chiusura degli sportelli nelle ore notturne non è passata inosservata nei comuni coinvolti. Lamentele arrivano da giovani, studenti e lavoratori che spesso usavano il Postamat dopo cena o a tarda sera, per necessità pratiche o per mancanza di alternative. Nei paesi più piccoli, dove le filiali bancarie tradizionali sono ormai rare, lo sportello postale resta l’unico punto di accesso al contante. Alcuni sindaci hanno chiesto a Poste di garantire almeno una copertura minima nelle aree rurali, temendo un ulteriore isolamento per i cittadini. Federconsumatori e altre associazioni dei consumatori parlano di misura necessaria ma iniqua, e spingono per soluzioni tecnologiche più avanzate che non costringano gli utenti a modificare drasticamente le proprie abitudini. In questo scenario resta evidente la frattura tra esigenze di sicurezza e diritto all’accesso ai servizi: un equilibrio che Poste Italiane dovrà trovare nei prossimi mesi, per non lasciare scoperte migliaia di persone che vedono nello sportello automatico un punto fermo della loro quotidianità.