Il Ministero dell’Istruzione annuncia un nuovo maxi concorso legato al PNRR: 60.000 assunzioni previste per il 2025 tra cattedre e personale amministrativo.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito prepara un nuovo bando di concorso scuola PNRR3 2025, con l’obiettivo di assumere circa 60.000 unità tra docenti e personale Ata. L’iniziativa rientra nel programma di potenziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede investimenti mirati per migliorare la qualità dell’istruzione e colmare le carenze di organico negli istituti italiani.
Secondo le prime informazioni, il bando verrà pubblicato entro novembre 2025, con prove d’esame che si terranno nei primi mesi del 2026. Le assunzioni interesseranno sia le scuole primarie e secondarie, sia le figure tecnico-amministrative, in un’ottica di rinnovamento del personale scolastico.
Requisiti, tempi e modalità di selezione
Il concorso PNRR3 segue la linea dei precedenti bandi legati al piano europeo, con procedure semplificate e tempistiche accelerate. Per i docenti, i requisiti principali restano la laurea magistrale coerente con la classe di insegnamento e, in molti casi, il possesso dei 24 CFU o l’abilitazione specifica. Per il personale Ata, le posizioni riguarderanno assistenti amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e operatori specializzati, con titoli richiesti variabili in base al profilo.

Le prove d’esame comprenderanno una prova scritta a risposta multipla, incentrata su competenze disciplinari, didattiche e digitali, e una prova orale dedicata alla valutazione delle capacità comunicative e dell’esperienza maturata in ambito educativo. Il Ministero prevede di completare le procedure di selezione entro l’estate 2026, così da permettere l’immissione in ruolo dal 1° settembre dello stesso anno.
Una parte significativa dei posti sarà riservata agli insegnanti di sostegno, in risposta alla crescente domanda di personale qualificato per l’inclusione scolastica. Il PNRR destina fondi specifici anche alla formazione continua, con percorsi di aggiornamento su didattica digitale e metodologie innovative. Il nuovo concorso rappresenta quindi un tassello strategico nella modernizzazione del sistema educativo, con particolare attenzione alla scuola pubblica e ai territori in difficoltà.
Obiettivi del PNRR e ricadute sul sistema scolastico
L’annuncio del concorso PNRR3 arriva in un momento cruciale per la scuola italiana. Negli ultimi due anni, il Ministero dell’Istruzione ha avviato un percorso di stabilizzazione che ha portato all’assunzione di oltre 100.000 docenti, ma molte cattedre restano ancora vacanti, soprattutto nel Mezzogiorno e nelle materie scientifiche. Il nuovo bando mira a ridurre il precariato e a garantire la continuità didattica, due obiettivi centrali per la qualità dell’insegnamento.
Il piano PNRR3 non riguarda solo il reclutamento, ma anche l’ammodernamento delle infrastrutture scolastiche, la digitalizzazione delle segreterie e il potenziamento delle competenze STEM. Parte dei fondi sarà destinata all’acquisto di attrezzature tecnologiche e alla creazione di laboratori innovativi, con l’intento di rendere la scuola italiana più competitiva e inclusiva.
Le organizzazioni sindacali hanno accolto positivamente la notizia, pur chiedendo che le procedure vengano gestite in modo trasparente e rapido. Le associazioni studentesche, invece, chiedono che il rinnovo del personale non resti un fatto numerico, ma si traduca in una scuola più moderna e vicina agli studenti.
Nel complesso, il concorso PNRR3 rappresenta uno dei più grandi interventi occupazionali nel settore pubblico degli ultimi anni. Con 60.000 assunzioni previste, il 2025 segnerà una tappa importante nella riforma dell’istruzione italiana, in linea con gli obiettivi europei di innovazione e digitalizzazione.