Guerra aperta ai contanti, ma l’italia resiste. Ecco perché il digitale sta perdendo la battaglia nelle tue abitudini quotidiane

Guerra aperta ai contanti, ma l'italia resiste. Ecco perché il digitale sta perdendo la battaglia nelle tue abitudini quotidianeaaaa

Luca Antonelli

Ottobre 14, 2025

Il nuovo rapporto di Bankitalia fotografa un Paese che si muove verso i pagamenti elettronici, ma dove il contante continua a dominare la vita di tutti i giorni.

Il nuovo rapporto di Bankitalia sulle abitudini di pagamento degli italiani mostra un cambiamento lento ma costante. Il contante perde terreno, mentre carte, app e strumenti digitali guadagnano spazio nelle tasche dei cittadini. Eppure, nel 2025, il portafoglio di molti italiani continua a contenere banconote e monete, soprattutto per le spese quotidiane e nei piccoli esercizi commerciali. Roma, Milano, Napoli, ma anche i centri minori riflettono lo stesso scenario: la modernità avanza, ma il gesto di pagare in contanti resta ancora radicato nella cultura nazionale.

Il contante resiste: abitudine, fiducia e comodità

Nonostante le campagne per promuovere la moneta elettronica, la preferenza per il contante si lega a una questione di fiducia e praticità. Bankitalia segnala che oltre il 55% delle transazioni nel 2024 è stato effettuato ancora in contanti, anche se in calo rispetto agli anni precedenti. Il fenomeno è più marcato tra le fasce d’età over 55 e nei comuni sotto i 20 mila abitanti, dove gli strumenti digitali faticano a imporsi per mancanza di POS o connessioni stabili.

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L’orizzonte dei prossimi anni sembra segnato: le banconote continueranno a circolare, ma sempre meno. – www.sanzioniamministrative.it

Il contante viene percepito come immediato e controllabile, senza commissioni o rischi di errore. Molti consumatori dichiarano di preferirlo per “tenere sotto controllo le spese” o per “non lasciare tracce digitali”. È un comportamento che riflette anche un elemento culturale: il contante come simbolo di sicurezza e possesso reale del denaro.

Le aree rurali e i piccoli negozi restano legati a questa modalità. Il panettiere, il bar di quartiere, il mercato rionale: qui la carta viene accettata ma non sempre richiesta. Gli esperti spiegano che l’abitudine ha un peso più forte della tecnologia. Anche se gli italiani usano sempre di più il telefono per pagare bollette e abbonamenti, davanti al banco del fruttivendolo la banconota da dieci euro continua a essere la scelta più naturale.

Il boom dei pagamenti digitali e l’evoluzione del 2025

Il rapporto di Bankitalia evidenzia però una crescita evidente nei pagamenti elettronici. Nel 2024 le transazioni con carte contactless e wallet digitali sono aumentate del 30%, grazie all’uso sempre più diffuso di app bancarie e piattaforme come Apple Pay e Google Pay. Le nuove generazioni, in particolare i giovani tra i 18 e i 35 anni, mostrano una chiara preferenza per i metodi di pagamento smart e tracciabili.

L’Italia sta vivendo una transizione culturale più che tecnologica. Il digitale non sostituisce il contante, ma ne affianca l’uso. Gli acquisti online, i trasporti pubblici e i micropagamenti via smartphone spingono verso una maggiore digitalizzazione, sostenuta anche dagli incentivi pubblici e dai limiti al contante imposti per legge.

Molti esercenti si sono adeguati, soprattutto dopo la riduzione dei costi sulle commissioni POS, mentre i consumatori apprezzano la comodità di non dover prelevare. Nei grandi centri urbani, il pagamento digitale è ormai la norma per ristoranti e negozi di catena, ma nel resto del Paese la dualità resta evidente: l’Italia digitale convive con quella del contante.

L’orizzonte dei prossimi anni sembra segnato: le banconote continueranno a circolare, ma sempre meno. Il futuro dei pagamenti sarà misto, tra praticità analogica e velocità elettronica. Bankitalia, con i suoi dati, conferma che il cambiamento è in corso, anche se più lento di quanto previsto. Gli italiani, insomma, pagano ancora “alla vecchia maniera”, ma sempre più spesso con un tocco sullo schermo.

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