Roma, 14 ottobre 2025 – Nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha illustrato le principali coperture finanziarie previste per la legge di bilancio in fase di definizione. Tra le misure più rilevanti, si evidenziano i contributi a carico degli intermediari finanziari e assicurativi, nonché una serie di interventi di razionalizzazione della spesa pubblica.
Il Mef ha confermato le principali misure relative ai bonus edilizi per l’anno 2026, mantenendo invariate le condizioni già previste per il 2025. La decisione è stata comunicata a seguito dell’esame del Documento programmatico di bilancio (Dpb) e delle linee guida della prossima legge di bilancio durante il Consiglio dei Ministri.
Mef, coperture finanziarie e interventi sul bilancio
Secondo quanto reso noto dal MEF, oltre agli effetti positivi derivanti dalla rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il finanziamento della manovra si avvarrà di risorse reperite mediante contributi a carico del settore bancario e assicurativo. Dal lato della spesa, invece, sono previsti tagli mirati agli stanziamenti di bilancio, al fine di garantire un equilibrio sostenibile delle finanze pubbliche.
Misure a sostegno delle imprese e riduzione della pressione fiscale
Tra le novità contenute nella manovra spicca il ritorno del superammortamento per le imprese, con una dotazione complessiva di 4 miliardi di euro, finalizzato a incentivare gli investimenti in beni materiali. Inoltre, sarà confermato il credito d’imposta per le imprese localizzate nelle zone economiche speciali (ZES) e per le zone logistiche semplificate (ZLS), con uno stanziamento di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028. La misura agevolativa “Nuova Sabatini” sarà anch’essa rifinanziata.
Sul fronte fiscale, la manovra prevede la riduzione della seconda aliquota IRPEF dal 35% al 33%, con un impegno finanziario di circa 9 miliardi di euro nel triennio, proseguendo così il percorso di alleggerimento della tassazione sui redditi da lavoro avviato dall’attuale governo.
Infine, è prevista una revisione della disciplina per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), con modifiche al valore della casa e alle scale di equivalenza, per un impatto di quasi 500 milioni di euro annui. Tale intervento mira a facilitare l’accesso alle prestazioni agevolate per le fasce più vulnerabili della popolazione.
Proroga dei bonus edilizi per il 2026
Secondo la nota ufficiale del Mef, per il 2026 saranno confermate le detrazioni fiscali per gli interventi edilizi, con un bonus del 50% per le spese sostenute sulla prima casa e del 36% per le seconde abitazioni. Il tetto massimo di spesa detraibile resta fissato a 96.000 euro per unità immobiliare in entrambi i casi. Tale proroga rappresenta un elemento di continuità rispetto al 2025 e rinvia al 2027 l’ipotesi di una riduzione delle aliquote, originariamente prevista dalla legge di bilancio 2025.
La viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava, ha definito la proroga “un’ottima notizia per le famiglie italiane“, sottolineando l’importanza della misura per favorire l’ammodernamento e l’efficientamento energetico delle abitazioni. Inoltre, la detrazione al 50% non sarà legata a limiti di reddito come ipotizzato precedentemente, mentre è in valutazione la possibile riduzione del periodo di recupero fiscale da 10 a 5 anni.
Ulteriori interventi fiscali e stanziamenti
Oltre ai bonus casa, il Mef ha annunciato che verranno stanziati circa 2 miliardi di euro per il 2026 con l’obiettivo di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita. La manovra complessiva prevede interventi per circa 18 miliardi medi annui.
Confermata fino al 31 dicembre 2026 anche la sterilizzazione delle plastic tax e sugar tax, evitando l’introduzione di nuove tasse su plastica e zuccheri. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha presentato il disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028, che sarà inviato alla Commissione Europea entro il 15 ottobre.
Questi provvedimenti si inseriscono nel quadro delle misure volte a sostenere famiglie e lavoratori, in un contesto economico caratterizzato da incertezza globale e tensioni internazionali. Restano in attesa di valutazione ulteriori bonus legati a mobili, grandi elettrodomestici e barriere architettoniche, al momento previsti solo fino al 31 dicembre 2025.