Ti hanno beccato? l’agenzia delle entrate ha sbloccato i controlli. Ecco la data esatta in cui partiranno migliaia di raccomandate per il superbonus

Ti hanno beccato l’agenzia delle entrate ha sbloccato i controlli. Ecco la data esatta in cui partiranno migliaia di raccomandate per il superbonus

Luca Antonelli

Ottobre 15, 2025

L’operazione durerà tre anni e coinvolgerà 60 mila immobili con rendite catastali non aggiornate.

L’Agenzia delle Entrate ha annunciato una nuova fase di controlli legati al Superbonus edilizio. Dopo le prime 3 mila lettere inviate la scorsa primavera, ora partirà una seconda ondata di 12 mila comunicazioni di compliance indirizzate ai proprietari di immobili che hanno usufruito delle agevolazioni senza aggiornare la rendita catastale. L’obiettivo è allineare i valori catastali ai benefici fiscali ricevuti, contrastando irregolarità e abusi legati all’aumento di valore degli immobili.

I nuovi controlli e i criteri di selezione

Il piano dell’Agenzia delle Entrate prevede verifiche approfondite sui casi in cui il valore dei crediti ceduti o dello sconto in fattura risulta sproporzionato rispetto alla rendita catastale dell’immobile. Le prime lettere avevano riguardato situazioni estreme come ruderi, edifici in costruzione e immobili collabenti con rendita pari a zero. Questa nuova tornata si concentrerà invece su casi meno evidenti ma comunque anomali, dove la differenza tra valore catastale e benefici fiscali risulta significativa.

Ti hanno beccato l’agenzia delle entrate ha sbloccato i controlli. Ecco la data esatta in cui partiranno migliaia di raccomandate per il superbonus_
Il controllo serve anche a evitare distorsioni nel mercato immobiliare. – www.sanzioniamministrative.it

La procedura di controllo si basa sull’incrocio dei dati catastali con quelli presenti nelle comunicazioni di cessione del credito trasmesse dai contribuenti a partire dal 2020. In assenza di un aggiornamento della rendita catastale tramite dichiarazione DOCFA, i proprietari riceveranno una lettera di invito alla regolarizzazione spontanea. La comunicazione, definita “bonaria”, sarà inviata via PEC o raccomandata e disponibile anche nel Cassetto fiscale online.

Nel documento l’Agenzia fornirà l’identificativo catastale, il codice fiscale e i dati dell’immobile, invitando il contribuente a verificare la correttezza delle informazioni e ad avviare le pratiche di aggiornamento. L’obiettivo è favorire la correzione volontaria prima dell’eventuale apertura di procedimenti sanzionatori.

Un’operazione triennale su 60 mila immobili

Secondo le previsioni ufficiali, la campagna di controlli proseguirà per almeno tre anni. Entro la fine del 2025 saranno inviate 15 mila lettere, nel 2026 altre 20 mila e nel 2027 circa 25 mila, per un totale di 60 mila immobili monitorati. Il compito di verifica deriva dalla Legge di Bilancio 2024, che ha affidato all’Agenzia delle Entrate il controllo sulle dichiarazioni di variazione dello stato dei beni oggetto degli interventi agevolati.

Chi non aggiorna la rendita catastale rischia di incorrere in sanzioni tributarie, ma la comunicazione mira soprattutto a favorire la collaborazione tra cittadini e amministrazione. Nel 60% dei casi precedenti, infatti, i contribuenti avevano già provveduto a regolarizzare la propria posizione dopo la ricezione della prima lettera.

Il controllo serve anche a evitare distorsioni nel mercato immobiliare: un edificio ristrutturato e valorizzato grazie ai bonus deve essere correttamente registrato nel Catasto dei fabbricati, affinché l’imposizione fiscale rispecchi il reale valore dell’immobile. Le Entrate intendono garantire uniformità e trasparenza, mantenendo un equilibrio tra incentivo e responsabilità fiscale.

L’operazione non riguarda solo il Superbonus ma, più in generale, tutti gli interventi agevolati che abbiano modificato lo stato dell’immobile. Per i proprietari che hanno già regolarizzato le rendite non è previsto alcun ulteriore adempimento. Chi invece riceverà la lettera avrà tempo per fornire chiarimenti o presentare la dichiarazione DOCFA entro i termini indicati.

Con questa nuova fase di controlli, l’Agenzia ribadisce la volontà di monitorare con continuità l’uso dei bonus edilizi, assicurando che le agevolazioni fiscali restino uno strumento di crescita e non un terreno fertile per irregolarità.

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