Rottamazione 5, la sanatoria include le multe stradali: i dettagli

Rottamazione 5 novità per le multe

Rottamazione 5 novità per le multe | Pixabay @RossHelen - Sanzioniamministrative

Redazione

Ottobre 17, 2025

Rottamazione 5, arrivano importanti novità per quanro riguarda le multe stradali: ecco cosa c’è da sapere a riguardo

L’attesa Rottamazione 5, che rappresenta la quinta edizione della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, introduce novità importanti per milioni di contribuenti italiani. Fra le modifiche più significative spicca l’inclusione delle multe statali per violazioni del Codice della strada, comprese quelle rilevate da Autovelox e Tutor, e l’estensione della dilazione dei pagamenti fino a un massimo di nove anni, con ben 54 rate bimestrali. Questi cambiamenti, approvati dal Governo Meloni e discussi nel recente Consiglio dei Ministri, sono pensati per offrire una maggiore flessibilità e tutela ai debitori in difficoltà economica.

Multe statali e sanatorie: cosa cambia per gli automobilisti con Rottamazione 5

La novità più rilevante riguarda senza dubbio l’allargamento della sanatoria alle multe comminate dalle Prefetture, ovvero quelle relative a infrazioni sulle strade e autostrade statali, come le multe da Autovelox e i controlli Tutor. L’adesione alla Rottamazione 5 consente di sanare questi debiti pagando solo il capitale originario, con l’eliminazione di sanzioni, interessi e aggi della riscossione. Si tratta di un passo avanti significativo rispetto alle precedenti edizioni, che non avevano incluso queste tipologie di multe.

In merito alle entrate locali, come Imu, Tari e multe comunali, la decisione è stata lasciata alla discrezionalità dei singoli Comuni, che potranno deliberare se estendere o meno la sanatoria alle proprie competenze. Questa scelta, seppur criticata per il rischio di disparità territoriali, mira a evitare discriminazioni tra cittadini multati da enti diversi.

Pagamenti dilazionati e nuove regole per la decadenza

Un altro elemento centrale della Rottamazione 5 è la possibilità di dilazionare il pagamento delle somme fino a 9 anni, con 54 rate bimestrali. Questa opzione non è solo un beneficio, ma anche una forma di tutela: chi rispetterà il piano potrà evitare fermi amministrativi sui veicoli, pignoramenti di stipendi e conti correnti per l’intera durata del piano. Tuttavia, la decadenza dalla sanatoria scatterà al mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, portando alla riattivazione delle procedure esecutive.

Per facilitare l’adesione, il Governo ha abolito la rata minima di 100 euro e ha eliminato l’obbligo di versare un acconto iniziale, superando così una delle maggiori criticità delle precedenti rottamazioni. Questa scelta mira a includere anche i piccoli debitori, consentendo loro di accedere al piano con rate molto basse e senza barriere all’ingresso.

Paletti per l’accesso e esclusioni

La Rottamazione 5 conferma una linea dura verso gli evasori totali e chi ha agito con dolo fiscale. Potranno accedere alla sanatoria solo coloro che hanno ricevuto avvisi bonari a seguito di controlli formali o di liquidazione, ossia chi ha dichiarato i propri redditi ma ha avuto difficoltà nel versamento. Rientrano anche i contributi previdenziali non versati, purché regolarmente dichiarati.

Infine, restano in discussione alcune ipotesi per la futura rottamazione quinquies, che potrebbe estendere ulteriormente i termini di pagamento fino a dieci anni (120 rate) e prevedere criteri più rigidi di accesso basati su soglie di debito e capacità finanziaria del contribuente, come indicato dalle ultime bozze al vaglio del Governo.

Il governo guidato da Giorgia Meloni conferma quindi l’impegno a offrire strumenti concreti di sollievo ai cittadini e alle imprese in difficoltà, pur mantenendo controlli rigorosi per evitare abusi e garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche.

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