Chi tinteggia casa può ottenere fino alla metà della spesa come detrazione fiscale, ma solo se rispetta condizioni precise: quando si ha diritto al bonus e come funziona davvero.
Imbiancare casa è uno dei lavori più comuni per rinnovare gli ambienti domestici, eppure non sempre si sa che può rientrare tra gli interventi agevolabili dal bonus ristrutturazioni. La normativa italiana consente, in alcuni casi, di recuperare fino al 50% della spesa sostenuta per la tinteggiatura delle pareti, ma solo se il lavoro rientra in determinati requisiti tecnici e fiscali. Comprendere queste regole è fondamentale per non perdere l’occasione di alleggerire le spese di ristrutturazione, specialmente in un periodo in cui i costi dei materiali e della manodopera sono in costante aumento.
Quando la tinteggiatura rientra nel bonus
Lo Stato prevede sgravi fiscali significativi per chi effettua interventi di manutenzione sulla propria abitazione. Tuttavia, la tinteggiatura interna è normalmente considerata un’operazione di manutenzione ordinaria, e per questo motivo non è automaticamente inclusa tra le spese detraibili. La distinzione è importante, perché la normativa fiscale ammette la detrazione del 50% solo per gli interventi che ricadono nella categoria della manutenzione straordinaria, del restauro, del risanamento conservativo o della ristrutturazione edilizia.

Ciò significa che imbiancare le pareti di casa, da solo, non è sufficiente per accedere al beneficio. L’unico modo per far rientrare la spesa nel bonus è collegarla a lavori più ampi che comportano modifiche strutturali o miglioramenti sostanziali dell’immobile. In questi casi, la tinteggiatura viene considerata parte integrante del progetto e diventa automaticamente detraibile.
Il discorso cambia nei condomini. Qui la legge è più permissiva, perché le spese condominiali comprendono anche la manutenzione ordinaria delle parti comuni, come androni, scale o facciate. Di conseguenza, chi partecipa alle spese di tinteggiatura di un condominio può beneficiare della detrazione anche se i lavori non rientrano in una ristrutturazione complessiva. È una distinzione che molti ignorano, ma che incide in modo decisivo sull’accesso al bonus.
Come ottenere la detrazione e quando si perde il diritto
Per ottenere la detrazione del 50%, è necessario che la tinteggiatura sia parte di un intervento più ampio, classificato come straordinario. Facciamo un esempio concreto: chi decide di rifare l’impianto elettrico o idraulico, oppure di sostituire pavimenti e infissi, può includere la spesa per imbiancare le pareti all’interno del bonus ristrutturazioni. In questo caso, la tinteggiatura serve a completare l’opera principale e viene “trainata” dal lavoro maggiore.
La legge consente di detrarre anche la tinteggiatura delle facciate esterne, ma con regole diverse. Per gli edifici privati, la detrazione è valida solo se l’intervento modifica in modo visibile l’aspetto dell’abitazione: per esempio, cambiando il colore o i materiali utilizzati. Se invece si esegue una semplice riverniciatura con gli stessi materiali e tonalità, non è possibile richiedere il beneficio.
Per i condomini, invece, la situazione è più vantaggiosa. Anche la tinteggiatura con gli stessi colori e materiali può essere agevolata, perché considerata parte della manutenzione delle parti comuni. In questo modo, chi vive in un edificio condominiale gode di una maggiore libertà rispetto al proprietario di una casa singola.
Per accedere al bonus è comunque necessario rispettare alcune formalità burocratiche: conservare le fatture e i bonifici parlanti, assicurarsi che i pagamenti siano tracciabili e che i lavori siano eseguiti da imprese in regola. La detrazione viene poi recuperata in dieci anni tramite la dichiarazione dei redditi.
Negli ultimi mesi, con la progressiva riduzione di altri incentivi edilizi, questo bonus ha attirato sempre più attenzione, perché rappresenta una delle poche agevolazioni ancora attive e stabili. Molti italiani, soprattutto chi vive in condominio, hanno scelto di approfittarne per rinnovare gli interni o le facciate senza sostenere l’intero costo a proprio carico.
Già, perché anche un lavoro apparentemente semplice come la tinteggiatura, se inserito nel giusto contesto, può tradursi in un risparmio notevole, fino a metà della spesa complessiva. Chi valuta interventi in casa farebbe quindi bene a chiedere al proprio tecnico o amministratore se e come collegarli ad altri lavori per rientrare nella categoria agevolata.