Rimborsi fiscali falsi: l’Agenzia delle Entrate segnala nuove email truffa in circolazione

Rimborsi fiscali falsi l’Agenzia delle Entrate segnala nuove email truffa in circolazione (1)

Luca Antonelli

Ottobre 19, 2025

Crescono le segnalazioni di false email che promettono rimborsi fiscali. L’Agenzia delle Entrate mette in guardia i cittadini: nessun rimborso viene comunicato via posta elettronica.

Negli ultimi giorni l’Agenzia delle Entrate ha diffuso un nuovo avviso ufficiale per segnalare la circolazione di email fraudolente che imitano i messaggi istituzionali dell’Ente. Le comunicazioni, apparentemente autentiche, promettono un rimborso fiscale o la restituzione di somme già versate, invitando i destinatari a cliccare su un link per ottenere l’accredito. In realtà si tratta di tentativi di phishing, una trappola informatica che mira a rubare dati personali e bancari.
I messaggi in questione utilizzano loghi, intestazioni e firme molto simili a quelle reali, spesso con oggetto del tipo “Comunicazione di rimborso fiscale” o “Avviso di accredito Agenzia Entrate”. Chi apre il link viene reindirizzato a una pagina che riproduce in modo quasi identico il portale ufficiale, ma che in realtà è gestita da gruppi di truffatori.

Come funzionano le nuove truffe sui rimborsi

Secondo quanto riportato dall’Agenzia, le email contengono collegamenti malevoli che chiedono di inserire dati come codice fiscale, numero di conto, credenziali Spid o carta d’identità elettronica. Una volta compilato il modulo, le informazioni vengono trasmesse a server esterni e usate per accedere ai conti o creare profili falsi.

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L’Agenzia delle Entrate invita i cittadini a segnalare immediatamente i messaggi sospetti. – www.sanzioniamministrative.it


Le truffe sono diventate più sofisticate rispetto al passato: spesso i domini dei mittenti sembrano autentici, ad esempio con nomi come “agenziaentrate-gov.it” o “rimborsifiscali.inps.it”, che confondono anche gli utenti più attenti. In alcuni casi, i messaggi arrivano da indirizzi PEC clonati, rendendo più difficile riconoscere l’inganno.
L’Ente chiarisce che non invia mai comunicazioni con link cliccabili o allegati relativi a rimborsi, e che ogni informazione ufficiale viene pubblicata esclusivamente nell’area riservata del portale o tramite il proprio intermediario fiscale. Chi riceve una mail sospetta è invitato a non aprire allegati, non inserire dati e non rispondere al messaggio.
Già, perché basta un clic sbagliato per compromettere la sicurezza dei propri dispositivi. Gli esperti spiegano che alcuni link scaricano automaticamente file dannosi, in grado di installare malware che intercettano password o codici bancari.

Come difendersi e segnalare i tentativi di phishing

L’Agenzia delle Entrate invita i cittadini a segnalare immediatamente i messaggi sospetti all’indirizzo phishing@agenziaentrate.it. Ogni segnalazione permette di bloccare i domini fraudolenti e di limitare la diffusione delle campagne truffaldine.
Gli utenti che temono di aver inserito dati personali dovrebbero cambiare subito le proprie password e contattare la banca per bloccare eventuali operazioni non autorizzate. Anche la Polizia Postale ha rilanciato l’allarme, confermando un aumento del 40% delle truffe digitali negli ultimi mesi.
In molti casi, le vittime scoprono l’inganno solo dopo giorni, quando notano movimenti anomali sul conto o tentativi di accesso ai servizi online. È consigliabile, quindi, verificare sempre che l’indirizzo del mittente termini con “@agenziaentrate.gov.it” e che i link portino al dominio ufficiale “agenziaentrate.gov.it”.
Le truffe fiscali non sono una novità, ma negli ultimi tempi si sono moltiplicate grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, che consente di generare testi e layout molto credibili. Lo sanno bene gli esperti di sicurezza informatica, che avvertono: la prevenzione resta l’unica difesa reale.
Già diversi casi sono stati denunciati a Roma, Milano, Torino e Napoli. L’Ente, intanto, ha assicurato di essere al lavoro per rafforzare i controlli e aggiornare i propri sistemi di sicurezza.

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