Le banche non lo dicono, ma con questo trucco puoi tagliare a metà i costi del conto corrente

Risparmio

Scopri come dimezzare le spese del tuo conto corrente-sanzioniamministrative.it

Lorenzo Fogli

Ottobre 20, 2025

Dimezzare le spese bancarie è possibile: il conto corrente cointestato, offerto da quasi la metà delle banche italiane, permette di risparmiare su canoni, carte e bonifici. E se lo si apre online, il risparmio raddoppia.

In un periodo in cui i costi dei conti correnti sono in costante aumento, sempre più famiglie cercano soluzioni per ridurre le spese bancarie. Una delle opzioni più vantaggiose — ma ancora poco nota — è il conto corrente cointestato, un servizio proposto dal 46% delle banche italiane. Si tratta di un prodotto che consente a due persone, spesso coniugi o conviventi, di gestire insieme il proprio denaro, condividendo spese, entrate e responsabilità.

Come funziona e quanto si risparmia davvero

Il primo vantaggio del conto cointestato è evidente: un solo canone annuale invece di due. Secondo l’Osservatorio di Segugio.it, il canone medio annuo di un conto cointestato è di 32,31 euro, che può salire a 48 euro se aperto presso grandi istituti tradizionali, ma scende fino a 20,55 euro nelle banche online. Un risparmio che, tradotto su base familiare, può superare facilmente i 50 euro l’anno, senza considerare le altre spese accessorie.

Come fare
Come fare e quali consigli per risparmiare-sanzioniamministrative.it

Molti istituti permettono di azzerare il canone se almeno uno dei titolari accredita lo stipendio o la pensione sul conto. Inoltre, le banche digitali tendono a essere più convenienti, con costi quasi nulli per operazioni come bonifici, ricariche o pagamenti ricorrenti.

La commissione media per i bonifici, ad esempio, è di appena 0,14 euro — e in moltissimi casi viene completamente azzerata. Si tratta di una cifra simbolica rispetto ai costi medi delle banche tradizionali, dove le stesse operazioni possono arrivare a superare 1 euro a transazione.

Carte, prelievi e operazioni quotidiane: i costi nascosti

Ogni conto cointestato include una carta di debito e, su richiesta, una carta di credito per ciascun intestatario. La carta di credito ha un costo medio annuo di 27,03 euro, ma la differenza tra banche fisiche e online è netta: 42,75 euro contro 14,85 euro. Anche qui, le piattaforme digitali si confermano molto più convenienti.

Per quanto riguarda la carta di debito, nella maggior parte dei casi il canone è gratuito o non supera i 3,13 euro annui. Gli sportelli Atm restano invece la variabile più sensibile: i prelievi presso la propria banca costano in media 0,19 euro, mentre prelevare da istituti diversi arriva a 1,45 euro.

Ma la differenza più significativa riguarda ancora una volta il mondo online: nelle banche tradizionali un prelievo esterno può costare anche 2,10 euro, contro 0,96 euro di media per le banche digitali. Alcuni istituti prevedono addirittura prelievi gratuiti illimitati, oppure un certo numero di operazioni senza costi se si rispettano condizioni come l’importo minimo di 100 euro o il numero di transazioni mensili.

Un’unica gestione per semplificare la vita (e risparmiare)

Oltre al risparmio, il conto cointestato è anche una soluzione pratica per gestire le spese familiari. Con due carte e un unico saldo condiviso, è possibile pagare bollette, spese alimentari, affitto o mutuo in modo trasparente e ordinato. Ogni titolare può accedere al conto, effettuare operazioni, consultare i movimenti e disporre bonifici, secondo le modalità concordate in fase di apertura.

In caso di coppie o famiglie, la condivisione delle risorse finanziarie permette di monitorare meglio le uscite, evitando doppioni o errori. È anche un modo per semplificare la pianificazione delle spese domestiche e rendere più fluida la gestione del budget.

Va però considerato un aspetto importante: entrambi gli intestatari hanno pari diritti sul conto, e quindi anche pari responsabilità. Se uno dei due effettua un prelievo o un pagamento, l’altro non può opporsi. È quindi fondamentale aprire un conto cointestato solo in presenza di fiducia reciproca e trasparenza nella gestione economica.

Le banche che offrono i conti più vantaggiosi

Secondo l’analisi di Segugio.it, le banche online come Fineco, N26, Revolut, Widiba e Illimity sono quelle che propongono le condizioni più favorevoli, con canone gratuito, carte di debito incluse e bonifici senza commissioni. Alcune prevedono anche un tasso di interesse sulle giacenze, rendendo il conto non solo economico ma anche leggermente remunerativo.

Gli istituti tradizionali, invece, tendono ad applicare canoni più alti ma includono servizi aggiuntivi come filiali fisiche, assistenza personalizzata e pacchetti assicurativi. La scelta dipende quindi dalle esigenze personali: chi cerca comodità e risparmio trova nei conti online la soluzione ideale, mentre chi preferisce un contatto diretto può optare per la banca di fiducia.

Un’occasione da non sottovalutare

Il conto cointestato resta un’opzione spesso ignorata ma estremamente vantaggiosa, soprattutto per coppie e famiglie. Riduce le spese bancarie, semplifica la gestione quotidiana e, se aperto online, può garantire risparmi annui significativi, anche oltre i 100 euro.

Con l’aumento generale dei costi bancari, rappresenta una delle poche alternative per contenere le spese senza rinunciare ai servizi essenziali. Non a caso, secondo i dati raccolti, sempre più italiani stanno riscoprendo questa formula: un solo conto, due titolari, più convenienza e meno costi.

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