Roma, 23 ottobre 2025 – Nel quadro della Legge di Bilancio 2026, che ha stanziato complessivamente 18,7 miliardi di euro, una parte consistente di 1,6 miliardi si concentra sul sostegno alle famiglie e alla natalità, rafforzando uno dei quattro pilastri della manovra insieme a riduzione fiscale, supporto alle imprese e potenziamento della sanità. Le novità principali riguardano il potenziamento del bonus mamme lavoratrici, l’estensione e miglioramento del congedo parentale, un nuovo sistema di detrazioni fiscali e un aiuto dedicato ai genitori separati.
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Bonus mamme lavoratrici: aumento e ampliamento delle condizioni
Una delle misure di punta riguarda il bonus mamme lavoratrici, che passa dagli attuali 40 euro mensili a 60 euro, corrisposti in un’unica soluzione annuale e completamente esentasse. Il bonus è destinato a madri con un reddito ISEE fino a 40.000 euro, con almeno due figli: fino al decimo anno di età del figlio più piccolo per chi ha due figli, mentre per le famiglie con tre o più figli il sostegno è esteso fino al diciottesimo compleanno del più giovane. Possono richiederlo lavoratrici con contratto a tempo determinato o indeterminato, libere professioniste e autonome. La domanda deve essere presentata telematicamente all’INPS tramite SPID, CIE o CNS.

Non solo il bonus mamme: congedo parentale e tutela dei genitori lavoratori
La manovra introduce un significativo potenziamento del congedo parentale facoltativo, con un’indennità pari all’80% della retribuzione per un periodo massimo di tre mesi successivi al congedo obbligatorio. Inoltre, il limite di età entro cui ciascun genitore può usufruire del congedo viene esteso da 12 a 14 anni del figlio. Per quanto riguarda l’astensione dal lavoro in caso di malattia del bambino, i giorni disponibili raddoppiano da 5 a 10 annui, e l’età fino a cui è possibile utilizzarli si estende da 8 a 14 anni.
Ulteriori misure sostengono la conciliazione tra lavoro e famiglia, con la decontribuzione totale fino a 8.000 euro per i datori privati che assumono donne madri di almeno tre figli minorenni senza lavoro da almeno sei mesi. È prevista la priorità nella trasformazione del contratto da tempo pieno a tempo parziale per genitori con almeno tre figli conviventi, fino al decimo anno del più piccolo o senza limiti per figli disabili.
Sostegno abitativo e detrazioni fiscali per famiglie e genitori separati
La Legge di Bilancio 2026 stanzia inoltre 20 milioni di euro annui per il sostegno abitativo ai genitori separati o divorziati non assegnatari dell’abitazione familiare di proprietà, estendendo il beneficio fino al compimento del ventunesimo anno di età dei figli.
Sul fronte fiscale, si prospetta una revisione delle detrazioni che potrebbe favorire anche le famiglie con un solo figlio, applicando un coefficiente più vantaggioso (0,85) e aumentando il tetto delle spese detraibili da 9.800 a 11.900 euro.
Altri interventi: Carta “Dedicata a te”, riforma caregiver e Carta Valore
Tra gli altri provvedimenti, viene rifinanziata la social card “Dedicata a te” con 500 milioni di euro per il 2026 e il 2027, a sostegno delle famiglie economicamente fragili. La riforma dei caregiver familiari riceve risorse per riconoscere pienamente il loro ruolo, anche se al momento mancano dettagli operativi.
Infine, viene introdotta la Carta Valore per i diciottenni diplomati entro i 19 anni, con uno stanziamento di 180 milioni annui dal 2027. Questa carta elettronica potrà essere utilizzata per l’acquisto di beni culturali e formativi quali biglietti per teatro, cinema, libri, abbonamenti a quotidiani e corsi artistici o linguistici.
Tra le assenze della manovra si segnala invece la mancata conferma del bonus per i libri scolastici, una richiesta che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha definito non riuscita a essere soddisfatta in questa tornata legislativa.
