La nuova normativa rafforza i diritti dei lavoratori malati o fragili, estendendo i benefici oltre la Legge 104 e introducendo tutele mirate anche per autonomi e genitori di minori
Dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore la Legge 106 del 18 luglio 2025, che segna un ampliamento significativo delle tutele per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti o croniche, anche rare. Le nuove disposizioni affiancheranno le agevolazioni già garantite dalla Legge 104, senza sostituirle, ma offrendo un quadro di sostegno più ampio e flessibile.
Il provvedimento introduce permessi retribuiti aggiuntivi e congedi prolungati, pensati per rispondere alle esigenze di chi affronta percorsi di cura complessi o terapie continuative. L’obiettivo è conciliare salute e lavoro, evitando che la malattia comporti la perdita del posto o la rinuncia ai diritti economici maturati.
Indice
Nuove tutele e benefici per i lavoratori dipendenti e autonomi
Con la Legge 106, il sistema di protezione dei lavoratori fragili viene esteso e reso più flessibile. A differenza della Legge 104, che riconosce 3 giorni mensili di permesso retribuito e fino a 2 anni di congedo straordinario per assistere familiari con disabilità, la nuova normativa guarda direttamente ai lavoratori malati, offrendo strumenti specifici per chi vive in prima persona una condizione patologica grave.

Dal 2026, i lavoratori dipendenti avranno diritto a:
un congedo non retribuito fino a 24 mesi, continuativo o frazionato, durante il quale conserveranno il posto ma non la retribuzione;
10 ore annue di permesso retribuito aggiuntivo per visite, esami, analisi e terapie mediche, cumulabili con quelle già previste dai contratti collettivi.
Durante il periodo di congedo, è garantita la compatibilità con altri benefici giuridici ed economici, e il lavoratore potrà riscattare i contributi previdenziali mancanti tramite versamento volontario. Al termine del congedo, chi rientra avrà priorità nell’accesso allo smart working, se compatibile con le mansioni.
Anche i lavoratori autonomi beneficeranno di nuove agevolazioni: la legge raddoppia il periodo di sospensione dell’attività fino a 300 giorni l’anno (rispetto ai 150 attuali), offrendo un margine maggiore di tutela per chi opera in forma indipendente ma stabile per un committente.
Infine, il diritto ai permessi retribuiti viene esteso anche ai genitori di minori con patologie croniche o oncologiche, permettendo loro di accompagnare i figli durante cure e controlli senza perdere il reddito. L’INPS fornirà istruzioni operative per definire le modalità di accesso ai nuovi benefici.
I dettagli della Legge 106 e i fondi previsti dal Governo
La Legge 106 stabilisce un insieme di misure che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026, delineando un quadro organico di diritti e procedure. Oltre ai congedi e ai permessi, è previsto un fondo da 2 milioni di euro annui per premi di laurea dedicati alla memoria dei pazienti oncologici, rivolti a studenti meritevoli in discipline medico-scientifiche.
Il testo prevede anche il potenziamento dell’infrastruttura informatica dell’INPS, che riceverà risorse dedicate per gestire digitalmente le nuove domande di agevolazione e accelerare la lavorazione delle pratiche. Nel settore privato, le indennità per i permessi saranno anticipate dal datore di lavoro e recuperate tramite conguaglio contributivo, mentre nel pubblico impiego si attiveranno meccanismi di sostituzione temporanea del personale con copertura a carico del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa.
La norma consolida il principio della centralità del lavoratore malato, riconoscendo la necessità di tempi di cura adeguati e di una maggiore flessibilità organizzativa. Le nuove tutele non si sostituiscono alla Legge 104, ma si sommano, creando una rete di protezione più completa per chi affronta patologie gravi.
Con la Legge 106, il legislatore riconosce un diritto concreto alla dignità della malattia, bilanciando la produttività con la tutela della salute. Le circolari attuative dell’INPS chiariranno nei prossimi mesi le modalità di richiesta e concessione dei benefici, garantendo uniformità di applicazione tra settore pubblico e privato.
