A14, i nuovi Tutor non sono omologati: altre multe annullate

I nuovi tutor non sono omologati: multe annullate

I nuovi tutor non sono omologati: multe annullate | Pixabay @GiorgioMorara - Sanzioniamministrative

Redazione

Ottobre 28, 2025

Le sentenze dei giudici di pace confermano: i nuovi Tutor montati sulla A14 non sono omologati. Altre multe annullate

Nuove conferme giungono dalle aule dei giudici di pace in merito alla validità delle multe elevate dai Tutor 3.0 lungo il tratto riminese dell’A14 e altre arterie autostradali italiane. Nonostante la tecnologia all’avanguardia di questi dispositivi per il rilevamento della velocità media, molte sanzioni continuano a essere annullate per mancanza di omologazione degli apparecchi, sollevando questioni legali su scala nazionale.

Tutor 3.0 sulla A14, la tecnologia non basta senza omologazione: multe annullate

I nuovi Tutor 3.0, introdotti da marzo 2025 con l’obiettivo di migliorare la precisione nelle rilevazioni di velocità media, si sono rivelati insufficienti a garantire la solidità giuridica delle multe emesse. Come confermato da recenti sentenze dei giudici di pace di Rimini e Treviso, tra cui quelle depositate il 2 ottobre 2025, l’assenza di un’omologazione tecnica formale invalida le sanzioni amministrative.

Il Giudice di Pace di Treviso, Luigi Rizzo, ha infatti ribadito che l’approvazione ministeriale non equivale a omologazione, fondamentale per certificare l’affidabilità e la conformità tecnica degli strumenti sanzionatori ai sensi dell’articolo 142, comma 6, del Codice della Strada. Senza questa garanzia formale, i verbali sono da considerarsi illegittimi, e la Prefettura è stata condannata a rimborsare le spese legali sostenute dagli automobilisti.

Ricorsi accolti a Rimini con l’assistenza di associazioni di consumatori

Nel territorio riminese, numerosi automobilisti hanno visto accolti i propri ricorsi contro le multe elevate dai Tutor 3.0, anche grazie all’assistenza di esperti come quelli dell’associazione Globoconsumatori ONLUS. L’associazione, attiva da oltre un decennio nella tutela contro multe non conformi, ha segnalato che le contestazioni riguardano spesso violazioni commesse superando i limiti di velocità tra 10 e 40 km/h.

I giudici di pace hanno più volte annullato le multe, condannando la Prefettura al pagamento delle spese processuali, confermando un orientamento consolidato anche dalla Suprema Corte di Cassazione. Secondo queste pronunce, l’omologazione dello strumento di rilevazione è una condizione imprescindibile per la validità del verbale.

Il dibattito giuridico e tecnico prosegue, ma le sentenze recenti rappresentano un monito importante per le amministrazioni pubbliche chiamate a garantire non solo l’efficienza tecnologica, ma anche la piena legalità nell’utilizzo dei sistemi automatici di controllo della velocità sulle strade italiane.

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