Dalle Alpi al borgo: la ferrovia d’autunno che ti porta nei luoghi fuori dal tempo

Treno autunno

Luca Antonelli

Ottobre 28, 2025

Al binario centrale di Domodossola salgono persone con zaini, famiglie con passeggini e appassionati di fotografia: non è una partenza qualunque, ma l’avvio di un viaggio che punta sulla lentezza. Il convoglio che collega il Piemonte alla Svizzera attraversa valli strette, supera viadotti e si insinua in faggete dove il paesaggio cambia ad ogni curva. Questa modalità di spostamento non è solo un mezzo per raggiungere una destinazione: è un modo per osservare il territorio con tempi diversi e per cogliere dettagli che il viaggio in auto spesso nasconde.

Itinerario, fermate e caratteristiche tecniche

La linea conosciuta come Ferrovia Vigezzina-Centovalli collega Domodossola e Locarno in un percorso di circa cinquanta chilometri che attraversa la Valle Vigezzo e le Centovalli. Il treno storico, operativo fin dal 1923, offre vetture panoramiche e una velocità contenuta che rende visibile la morfologia del territorio: ponti sospesi, viadotti e tratti boschivi alternano borghi e punti con ampie vedute. Le fermate principali includono Santa Maria Maggiore, nota per le botteghe artigiane, e Re, spesso frequentata per il santuario; più avanti il convoglio raggiunge Intragna prima di scendere verso le sponde del Lago Maggiore a Locarno.

Treno d'autunno
La forza di questo itinerario sta nella sua capacità di trasformare il paesaggio in protagonista. – pollnet.it

Il biglietto consente la salita e la discesa nelle varie stazioni: si può scegliere di esplorare un borgo e riprendere il treno successivo o restare a bordo per l’intero tragitto. I prezzi sono indicativi e variano in base a classe e giorno della settimana; esistono riduzioni per bambini e tariffe specifiche per i fine settimana. Un dettaglio che molti sottovalutano è la gestione dei tempi: chi scende deve verificare gli orari del prossimo convoglio, perché le frequenze non sono paragonabili a quelle di una metropoli.

Perché questo viaggio è diverso e come prepararsi

La forza di questo itinerario sta nella sua capacità di trasformare il paesaggio in protagonista: il finestrino diventa una cornice mobile che mette in rilievo i colori e le texture dei boschi, le piazzette dei borghi e gli elementi infrastrutturali come i ponti. Per chi predilige un’esperienza lenta, il viaggio offre la possibilità di combinare passeggiate nei centri abitati con camminate in sentieri boschivi; allo stesso tempo consente soste brevi senza perdere il quadro complessivo della traversata. Lo raccontano gli operatori locali: il traino turistico non è legato solo a un singolo paese, ma al sistema di relazioni tra stazioni e territorio.

La logistica richiede qualche accortezza pratica: consultare gli orari ufficiali della linea, prevedere abbigliamento adeguato per i cambi di temperatura tra fondovalle e quota, e dotarsi di strumenti per la mobilità (zaini comodi, scarpe da passeggio). Un fenomeno che in molti notano solo nei mesi più freschi è la maggiore concentrazione di visitatori interessati al foliage, per questo è utile anticipare la pianificazione. Infine, il ritorno su rotaia è un modo per ridurre l’impatto del viaggio sulla viabilità locale e per osservare come il paesaggio muta nell’arco della giornata: una scelta che sempre più viaggiatori italiani considerano per riconnettersi con la natura.

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