Un gruppo di bambini con mantelli e zucche di latta suona il campanello di un condominio, mentre genitori con lo sguardo calcolano spese e idee per la serata.
L’immagine è ormai familiare nelle città italiane: Halloween è diventata una festa popolare, soprattutto per i più piccoli, che trasformano il vicinato in un percorso di dolci e maschere. Alle spalle di questa scena c’è però un conto che cresce, fatto di costumi, kit trucco, affitti di sale e caramelle che non sono più una spesa trascurabile per molte famiglie.
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I costumi e i prezzi che mordono
Tra vetrine illuminate e negozi online, la decisione tra comprare o creare un travestimento pesa sul bilancio familiare. Halloween è sempre più presente nelle scelte di acquisto, e un aumento medio del 7% dei prezzi registrato da associazioni dei consumatori mostra come la festa stia diventando più costosa. Per chi sceglie il costume pronto, la spesa si aggira intorno ai prezzi indicati dagli osservatori del settore: per un costume “da brividi” si va mediamente dai 59,99 euro per un bambino ai 70,44 euro per un adulto. Questo conteggio non include accessori, parrucche o scarpe dedicate.

Un dettaglio che molti sottovalutano è il ruolo del trucco: i kit professionali possono raddoppiare la spesa finale. Per chi vuole contenere i costi, il fai da te rimane la soluzione più efficace: vestiti di casa, stoffe recuperate e qualche pennello bastano per un travestimento credibile. Chi vive in città lo nota: i gruppi di amici o le famiglie che si coordinano risparmiano comprando pochi elementi chiave anziché outfit completi. Ecco perché, nel confronto tra acquisto e creatività domestica, la differenza economica può essere ampia.
La festa privata e il conto salato
Organizzare una serata in locale o affittare una sala trasforma la festa in un progetto a tutti gli effetti. Tra costi fissi e servizi accessori, il preventivo sale rapidamente: in molte stime si considera un 420 euro come costo medio per l’affitto della sala. A questo vanno aggiunti consumazioni e servizi: si calcolano circa 23 euro a persona per un buffet caldo e, non meno importante, i diritti SIAE che possono incidere per centinaia di euro su una serata organizzata con musica e intrattenimento.
Un fenomeno che in molti notano è la scalabilità dei costi quando si richiedono professionisti: fotografo, animazione e truccatore aumentano la qualità della festa, ma aggiungono cifre non trascurabili — prezzi indicativi parlano di 170 euro per il fotografo, 115 euro per l’animatore e 100 euro per il truccatore. In alternativa, la cena tematica al ristorante resta una scelta diffusa: il prezzo medio per persona si colloca intorno ai 56 euro, con menù che spesso giocano sulla simbologia della festa, dalla zucca protagonista ai cocktail presentati come pozioni fumanti.
Un aspetto che sfugge a chi organizza frettolosamente è la somma di piccoli costi: addobbi, materiali di consumo e impianti audio possono trasformare una serata “economica” in un impegno considerevole. Per questo molte famiglie optano per soluzioni miste, dividendo spese e compiti per sopportare il conto totale.
Dolci, caramelle e la routine del “dolcetto o scherzetto”
La distribuzione dei dolci è il cuore pratico della tradizione: la frase rituale ““dolcetto o scherzetto”” apre porte e portafogli. Nei punti vendita, le scelte spaziano dalle sacche di caramelle ai cioccolatini singoli, ma i numeri dei prezzi sono cresciuti: una confezione media di caramelle si compra intorno ai 4 euro per 200 grammi, mentre per i cioccolatini la media si attesta sui 5 euro per 250 grammi. Questi costi medi tengono conto sia delle opzioni sfuse sia di quelle confezionate.
Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda i prodotti artigianali: biscotti a tema e le cosiddette biscotti decorati a forma di zucca o fantasmi hanno prezzi superiori alle confezioni industriali, con quotazioni intorno ai 5,80 euro per 200 grammi e le mele glassate che superano spesso i 7 euro. I rincari registrati sugli snack e sui dolci variano, secondo le rilevazioni, tra il 10 e il 13% rispetto ai periodi precedenti, un elemento che incide sulla quantità acquistata dalle famiglie.
Nel commercio al dettaglio e nelle pasticcerie, la scelta tra qualità, estetica e prezzo è determinante: molti preferiscono mixare prodotti confezionati a basso costo con qualche dolce artigianale per preservare l’effetto scenografico senza raddoppiare la spesa. Alla fine, ciò che rimane nelle mani dei bambini — sacchetti pieni di caramelle e piccoli teschi di marzapane — è l’immagine concreta della festa, e allo stesso tempo la misura di quanto la tradizione sia diventata un capitolo di spesa reale per molte famiglie italiane.
