Un gesto ormai familiare per chi gestisce una partita Iva o uno studio professionale: controllare il calendario fiscale e segnare le date. A novembre 2025 il ritmo degli adempimenti è nitido, con scadenze concentrate a metà e fine mese che richiedono attenzione su versamenti e comunicazioni. Chi apre il cassetto delle scartoffie nota subito come certe procedure ricorrano in stringhe simili: invii telematici, liquidazioni IVA, e versamenti contributivi. Fisco, Agenzia delle Entrate e INPS restano i riferimenti principali. Un dettaglio che molti sottovalutano è la necessità di sincronizzare la documentazione contabile con i pagamenti, perché un errore nel calcolo può tradursi in sanzioni o ravvedimenti. In queste righe spieghiamo le scadenze più rilevanti del mese e cosa preparare per rispettarle senza sorprese.
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Appuntamenti a inizio e metà mese: cosa non perdere
Il primo termine significativo è quello che riguarda il Modello 730 integrativo. Entro il 10 novembre i CAF e i professionisti abilitati devono trasmettere le dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate e comunicare ai sostituti d’imposta il risultato della liquidazione, con la consegna ai contribuenti del prospetto delle imposte. Questo passaggio è essenziale per chi assiste contribuenti con rettifiche: il documento ufficiale deve corrispondere ai conteggi inviati telematicamente.
La metà del mese concentra invece il grosso degli adempimenti. Il 17 novembre è la data che molti in azienda evidenziano in rosso: oltre ai versamenti per i contributi INPS — artigiani e commercianti, gestione separata e contributi per lavoro dipendente — si devono curare i pagamenti legati all’IVA, sia mensile sia trimestrale per chi è in regime speciale. A questa scadenza si sommano le pratiche per i sostituti d’imposta, come l’invio del prospetto 770 in modalità semplificata con il relativo versamento delle ritenute, e le operazioni più specifiche: canone RAI (richiesta addebito su pensione), ritenute per locazioni brevi e versamenti relativi a strumenti finanziari, come la Tobin tax.
Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è la concentrazione dei versamenti in questo periodo: per chi gestisce più obblighi contemporanei diventa fondamentale pianificare la cassa. Lo raccontano i tecnici del settore che spesso suggeriscono di verificare i prospetti contabili alcuni giorni prima per evitare scarti telematici.
Fine mese e adempimenti mensili: come organizzare i documenti
Verso la chiusura del mese, le scadenze chiave richiedono invii specifici e pagamenti puntuali. Il 25 novembre è il termine per gli elenci riepilogativi Intrastat mensili: chi opera con l’Europa deve presentare telematicamente gli elenchi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni e le prestazioni di servizi rese o ricevute da soggetti UE, riferite al mese precedente. Per i soggetti con obbligo mensile si tratta di un adempimento imprescindibile per evitare rettifiche successive.
Il 30 novembre porta con sé una serie di obblighi diversi ma consequenziali: dalle richieste per eventi non evitabili relative alla cassa integrazione, ai versamenti per la FASI (contributi dirigenti) e per l’INPGI dedicato ai giornalisti autonomi. Sempre entro questa data vanno completate la dichiarazione mensile IOSS e la relativa liquidazione, nonché il pagamento della rata della rottamazione quater per chi ha costituito piani di rientro. Non va dimenticato l’invio dei dati retributivi e contributivi tramite UNIEMENS per il mese precedente: un adempimento tecnico che impatta direttamente sulla regolarità contributiva.
Un aspetto che sfugge a chi vive in città è l’interazione tra scadenze fiscali e flussi di tesoreria: per molte imprese il mese di novembre mette alla prova la gestione della liquidità. Per questo motivo, oltre a predisporre i conteggi, è utile pianificare le scadenze sul calendario aziendale e verificare la corrispondenza tra contabilità e pagamenti. Il risultato è pratico: meno errori telematici, meno contenziosi e una routine fiscale più sostenibile per professionisti e imprese in tutta Italia.
