Un furgone parcheggiato davanti a un ufficio postale, un portalettere che sistema le buste nel porta pacchi: è questa la scena che torna spesso nelle strade delle città e dei paesi italiani quando si parla di nuove assunzioni.
Dietro a quell’immagine ci sono programmi di reclutamento che coprono ruoli diversi, un processo di selezione strutturato e regole precise per chi vuole candidarsi. Chi osserva sul territorio nota la presenza costante di annunci che cercano personale per la consegna della posta e per lo sportello: è la risposta di un’azienda che continua a rinnovare la propria forza lavoro.
Posizioni e reclutamento
Poste Italiane apre candidature per diverse figure professionali: in primo piano ci sono i postini o portalettere, ma vengono reclutati anche operatori di sportello, consulenti finanziari, profili tecnici come ingegneri e opportunità per neolaureati in ambito Digital e Technology. Il reclutamento avviene esclusivamente tramite la piattaforma aziendale dedicata, con annunci che restano visibili nei periodi in cui l’azienda ha bisogno di raccogliere candidature. Un dettaglio che molti sottovalutano è che la disponibilità dell’annuncio è spesso il vero indicatore della ricerca di personale, anche quando i contenuti non vengono aggiornati puntualmente.

Per il biennio di piano assunzioni è stato previsto un notevole numero di inserimenti: secondo le comunicazioni sindacali la campagna porterà a oltre 7.500 assunzioni, con più di 5.400 destinati al recapito postale. Le posizioni per portalettere sono diffuse su tutto il territorio nazionale, dalle grandi province del Nord alle isole, e spesso vengono richieste preferenze su una singola area territoriale. Chi cerca lavoro con questo obiettivo trova opportunità stagionali e progetti di lungo periodo, a seconda delle esigenze dei centri di recapito.
Selezioni, requisiti e sedi
La selezione per diventare portalettere si articola in più fasi che iniziano con l’invio del curriculum tramite la piattaforma aziendale. I candidati selezionati ricevono poi una convocazione per svolgere un test online di ragionamento logico: per i portalettere si tratta tipicamente di quaranta quesiti da completare in circa 25 minuti. Il superamento di questa prova consente l’accesso a un secondo step che include un colloquio e una prova pratica di guida su motomezzo 125 cc carico di posta, prova il cui esito è condizione necessaria per l’assunzione.
I requisiti minimi prevedono il diploma con votazione indicativa oppure una laurea con punteggi minimi stabiliti dall’azienda; è richiesta la patente idonea alla guida del motomezzo e, per alcune aree specifiche come la provincia di Bolzano, il patentino di bilinguismo. Le sedi di lavoro coprono numerose province italiane: molte selezioni sono rivolte a realtà urbane e suburbane, ma non mancano opportunità in zone montane e nelle isole. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che la disponibilità di posti può variare molto tra province limitrofe, per questo è importante indicare con cura la preferenza territoriale alla candidatura.
Contratti, stipendi e prospettive
Le assunzioni per i portalettere vengono generalmente effettuate con contratti a tempo determinato (CTD), di norma della durata di tre-quattro mesi o, in alcuni casi, sei mesi, per coprire assenze, picchi stagionali e esigenze locali. Per altre figure, come gli operatori di sportello, gli inserimenti sono spesso a tempo indeterminato e possono prevedere orari part time o full time. I percorsi prevedono inoltre formazione continua e affiancamenti sul campo per sviluppare competenze sui prodotti e sui servizi offerti.
Lo stipendio base di un portalettere junior si aggira tra i 1.160 e i 1.300 euro netti al mese, con possibilità di maggiori guadagni tramite straordinari e indennità. Un operatore di sportello percepisce indicativamente circa 1.200 euro netti mensili, ai quali si aggiungono buoni pasto e istituti retributivi come tredicesima e quattordicesima. C’è poi la questione delle graduatorie CTD: chi lavora con contratti a termine per almeno sei mesi può entrare in graduatorie mirate alle stabilizzazioni, strada che in diversi casi ha portato a contratti a tempo indeterminato.
Un micro-aspetto spesso trascurato riguarda i tempi di convocazione: le comunicazioni per i test arrivano via e-mail e vanno seguite con attenzione per non perdere le scadenze. Sul fronte contrattuale il nuovo CCNL e i rinnovi contrattuali in vigore hanno introdotto aumenti retributivi e miglioramenti sui buoni pasto, elementi che influiscono sul pacchetto economico complessivo. Chi si candida deve considerare la realtà concreta del lavoro sul territorio: consegne ripetute, mobilità quotidiana e una giornata di lavoro che varia molto secondo la zona assegnata.
