Il Governo approva il decreto sicurezza lavoro: cosa cambia per aziende e dipendenti?

Il Governo approva il decreto sicurezza lavoro cosa cambia per aziende e dipendenti (2)

Luca Antonelli

Ottobre 30, 2025

Decreto Sicurezza e Lavoro, un pacchetto che combina incentivi economici e rafforzamento dei controlli per ridurre gli infortuni e migliorare la prevenzione in tutti i settori. Nel testo ci sono misure rivolte sia alle imprese che ai lavoratori e agli studenti in alternanza scuola-lavoro, con interventi che vanno dalla revisione delle aliquote assicurative all’introduzione di strumenti digitali per il monitoraggio dei cantieri. Qui spieghiamo i punti principali e le implicazioni pratiche, senza giri di parole: cosa cambia nella gestione quotidiana della sicurezza e quali effetti concreti aspettarsi nei prossimi mesi.

Cosa cambia per le imprese

Il decreto introduce meccanismi pensati per premiare le aziende che riducono gli infortuni. In particolare, l’INAIL potrà modificare le aliquote contributive a partire dal 1° gennaio 2026, applicando un bonus per andamento infortunistico alle imprese con dati positivi sulla sicurezza. Questo significa che, oltre agli obblighi assicurativi, chi dimostra sistemi di prevenzione efficaci potrà ottenere uno sconto sui contributi: una leva economica per spingere investimenti in formazione, attrezzature e organizzazione del lavoro.

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Il testo amplia la copertura assicurativa per gli studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. – sanzioniamministrative.it

Nel settore agricolo entra in scena la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, pensata per le aziende senza gravi sanzioni o condanne negli ultimi tre anni. Le imprese che aderiranno potranno accedere a una riduzione dei contributi INAIL, a condizione di mantenere standard di sicurezza e legalità. È una misura inserita in un più ampio “pacchetto agricoltura” che mira a migliorare condizioni e trasparenza nel comparto.

Un dettaglio che molti sottovalutano: il meccanismo premiante non opera automaticamente, richiede procedure di verifica e certificazione interne ed esterne. Per le imprese questo vuol dire predisporre registri, documentazione e sistemi di monitoraggio che vengono valutati dagli ispettori competenti. Il risultato pratico sarà una pressione maggiore sulla compliance, ma anche un incentivo per chi già investe nella sicurezza.

Controlli, formazione e strumenti digitali

Per aumentare l’efficacia delle verifiche il decreto prevede un rafforzamento dell’organico dell’Ispettorato nazionale del lavoro, dell’INAIL e del comando dei carabinieri dedicato alla tutela del lavoro. Il potenziamento dovrebbe tradursi in più ispezioni e in una presenza più capillare nei cantieri e nelle imprese a rischio. Al tempo stesso vengono introdotti strumenti tecnici per rendere i controlli più veloci e trasparenti.

Tra le novità operative emergono il badge di cantiere e la patente a crediti per i lavoratori. Il badge faciliterà l’identificazione delle persone presenti in un’area di lavoro e aiuterà a ricostruire turni e committenti in caso di problemi; la patente a crediti è pensata come certificazione delle competenze in materia di sicurezza. Lo scopo dichiarato è ridurre la frammentazione delle responsabilità, soprattutto dove operano subappalti e reti complesse.

La formazione obbligatoria per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) viene estesa anche alle microimprese sotto i 15 dipendenti: un passo per uniformare il livello di conoscenza dei rischi su tutto il territorio. Inoltre il decreto impone alle aziende con più di 15 dipendenti di registrare e analizzare i “near miss”, quegli eventi che per caso non hanno provocato danni ma che indicano problemi sistemici.

Un aspetto che sfugge a chi vive in città: la digitalizzazione dei controlli può funzionare solo se è integrata con procedure chiare e personale formato. Senza questo passaggio, badge e sistemi informativi rischiano di rimanere strumenti parziali e poco utili nelle emergenze.

Tutele per studenti, sanzioni e tempistiche

Il testo amplia la copertura assicurativa per gli studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, includendo gli infortuni avvenuti durante il tragitto tra casa e il luogo di formazione. In caso di perdita di un genitore per infortunio sul lavoro o malattia professionale, lo studente potrà accedere a borse di studio finanziate dall’INAIL: una forma di tutela sociale che riconosce l’impatto personale degli incidenti sul lavoro.

Per quanto riguarda la repressione delle violazioni, tutte le somme riscosse dalle ASL a titolo di sanzione dovranno essere reinvestite esclusivamente in attività di prevenzione. Le risorse confluiranno verso i servizi territoriali di vigilanza, chiamati comunemente SPRESAL, per rafforzare la sorveglianza epidemiologica, la formazione professionale e gli interventi tecnici nelle aziende.

Il decreto introduce anche la possibilità, nei settori ad alto rischio, di sottoporre il lavoratore a visite mediche straordinarie qualora vi sia fondato motivo di sospetto di uso di alcol o droghe: la misura è pensata per verificare l’idoneità a mansioni pericolose e tutelare la collettività sul posto di lavoro. Le norme puntano a coniugare diritti individuali e sicurezza collettiva, ma richiederanno protocolli precisi per evitare contenziosi.

Per l’entrata in vigore, la norma diventa operativa il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dovrà essere convertita in legge entro 60 giorni; molte misure richiederanno poi decreti attuativi dei ministeri competenti. Un’immagine concreta: cantieri con badge e registri, macchine ferme per controlli più frequenti, e imprese che scelgono di investire nella prevenzione perché, alla fine, la riduzione dei danni si traduce anche in minori costi e meno persone colpite nella vita quotidiana.

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