Le nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale hanno introdotto un controllo ancora più rigoroso sulla regolarità dei veicoli. Le forze dell’ordine, durante le verifiche su strada, possono ora chiedere non solo la conferma della revisione del mezzo, ma anche la prova scritta e firmata dal meccanico o dal centro che ha eseguito l’ispezione. Si tratta di un documento obbligatorio che attesta l’avvenuta revisione e certifica le condizioni di sicurezza del veicolo.
L’obiettivo della misura è assicurare che ogni automobile o moto in circolazione rispetti i requisiti tecnici previsti dal Codice della Strada. Senza il documento firmato, anche un veicolo effettivamente controllato può essere considerato non in regola. La mancanza della certificazione comporta una multa che può raggiungere i 1.700 euro, rendendo indispensabile avere sempre con sé la documentazione completa.
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Revisione auto: scadenze e obblighi da rispettare
La revisione periodica è un controllo obbligatorio che garantisce la sicurezza e l’efficienza dei veicoli. Secondo la normativa, il primo collaudo deve essere effettuato dopo quattro anni dall’immatricolazione del mezzo, mentre i successivi controlli vanno ripetuti ogni due anni.
Se la revisione scade, è consentito circolare solo fino alla fine del mese indicato sull’adesivo applicato dal centro revisione. Oltre tale termine, si rischia una sanzione fino a 700 euro. Prenotare un appuntamento non basta per essere in regola: dopo la scadenza è possibile utilizzare il veicolo esclusivamente per raggiungere l’officina o la Motorizzazione nel giorno fissato per la revisione. In tutti gli altri casi la multa è inevitabile e può accompagnarsi al fermo del veicolo.
Per evitare problemi, è quindi consigliabile controllare con anticipo la data di scadenza e non attendere l’ultimo momento per rinnovare la revisione.
Il documento scritto e firmato: prova indispensabile
Al termine della revisione, il centro autorizzato è tenuto a rilasciare un documento ufficiale che certifica l’esito positivo del controllo. Questo foglio, firmato e timbrato, rappresenta la prova materiale dell’avvenuta revisione. In caso di controlli da parte delle autorità, l’assenza di tale documento comporta una sanzione amministrativa che può arrivare a 1.731 euro, come previsto dall’articolo 80 del Codice della Strada.
In situazioni di recidiva, la multa può raddoppiare e in casi più gravi si può arrivare persino al fermo o alla confisca del veicolo. Per questo motivo, è fondamentale richiedere sempre la ricevuta scritta dopo ogni revisione e conservarla insieme ai documenti dell’auto, così da poterla esibire in qualunque momento.
Una misura per aumentare la sicurezza e la responsabilità
L’obbligo del documento scritto mira non solo a semplificare i controlli, ma anche a rafforzare il senso di responsabilità dei proprietari dei veicoli. Disporre della prova firmata garantisce la tracciabilità dell’intervento e tutela sia l’automobilista sia il centro che ha effettuato la revisione.
In un contesto di controlli sempre più serrati, rispettare le scadenze e conservare correttamente la documentazione non è solo una questione di burocrazia, ma un modo concreto per contribuire alla sicurezza di tutti gli utenti della strada.
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