Ricevere una multa può pesare in modo significativo sul bilancio familiare, soprattutto quando l’importo è elevato. In alcuni casi, però, è possibile richiedere di pagare la sanzione in più rate mensili. Questa possibilità è prevista dall’articolo 202 bis del Codice della Strada, che stabilisce le condizioni e le modalità per accedere alla rateizzazione.
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Chi può richiedere la rateizzazione di una multa
La normativa consente di chiedere la rateizzazione a chi è tenuto al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria per una o più violazioni accertate con lo stesso verbale, purché l’importo complessivo superi i 200 euro. Possono usufruirne coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate e che abbiano un reddito imponibile ai fini IRPEF, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a 10.628,16 euro.
Se il richiedente vive con il coniuge o altri familiari, il reddito complessivo è dato dalla somma dei redditi di tutti i conviventi, incluso l’istante. In questo caso, la soglia di reddito viene aumentata di 1.032,91 euro per ciascun familiare convivente, come previsto dalla legge.
A chi presentare la domanda per la rateizzazione di una multa
La richiesta di rateizzazione va indirizzata al prefetto. Tuttavia, se la multa è stata elevata da funzionari o agenti di enti locali, la domanda deve essere rivolta al presidente della giunta regionale, provinciale o al sindaco, a seconda del caso. L’istanza può essere presentata senza assistenza legale, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, posta elettronica certificata (PEC) o consegnata direttamente a mano.
L’autorità competente valuta la situazione economica del richiedente e l’importo dovuto, stabilendo il numero di rate concedibili. Il pagamento può essere suddiviso in:
- fino a 12 rate per importi inferiori a 2.000 euro; 
- fino a 24 rate per somme fino a 5.000 euro; 
- fino a 60 rate per importi superiori a 5.000 euro. 
Ogni rata non può essere inferiore a 100 euro e sulle somme rateizzate si applicano gli interessi legali previsti dalla normativa vigente.
Tempistiche e conseguenze della richiesta
L’istanza di rateizzazione deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di contestazione o notificazione della multa. La presentazione della richiesta implica la rinuncia al ricorso al prefetto o al giudice di pace. Una volta ricevuta, l’autorità comunica l’istanza all’ufficio o comando da cui dipende l’organo accertatore.

Entro 90 giorni l’autorità deve pronunciarsi, accogliendo o respingendo la domanda; trascorso tale termine senza risposta, la richiesta si considera automaticamente respinta. Se l’istanza viene accolta, l’organo accertatore verifica il pagamento di ogni rata. In caso di mancato versamento della prima rata o di due rate successive, il debitore perde il diritto alla rateizzazione e deve saldare immediatamente l’intera somma residua.
Nel caso di rigetto della richiesta, la sanzione deve essere pagata entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento.
Un aiuto per i cittadini in difficoltà
La possibilità di rateizzare una multa rappresenta uno strumento importante per chi si trova in difficoltà economica, consentendo di adempiere agli obblighi di legge senza gravare eccessivamente sul reddito familiare. Tuttavia, è essenziale rispettare termini e modalità previsti, poiché qualsiasi irregolarità può far decadere il beneficio ottenuto.
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