Una città che si prepara alla mattina e trova tram e metro ridotti, una farmacia con la coda più lunga del solito, uno studio medico con appuntamenti spostati: novembre si presenta con un calendario di agitazioni che tocca scuole, sanità , servizi locali e trasporti. Il susseguirsi delle proteste cambia la routine urbana e obbliga a riorganizzare spostamenti e appuntamenti. Qui sotto una mappa chiara delle date, delle ragioni principali e delle possibili conseguenze pratiche per chi vive e lavora in Italia.
Indice
Scuola, medici e farmacie: le prime agitazioni della settimana
La prima settimana del mese apre con uno sciopero nazionale che coinvolge il mondo della scuola e dell’università . La mobilitazione, promossa da organizzazioni diverse tra cui sindacati e osservatori per il settore, estende l’astensione a personale docente, ata, dirigenti e lavoratori tecnici e amministrativi, inclusi contratti a termine e attività all’estero. L’obiettivo dichiarato è mettere pressione su contratti e condizioni di lavoro ritenute insoddisfacenti. Chi vive in città lo nota subito: uffici di segreteria chiusi e procedure amministrative rallentate.

Il giorno successivo è la volta dei medici di medicina generale, con uno sciopero indetto contro il progetto del cosiddetto “ruolo unico”, che i promotori giudicano foriero di perdita di autonomia professionale. Lo protesta il sindacato nazionale autonomo dei medici, che descrive il rischio di trasformare il medico di famiglia in un ingranaggio amministrativo. Un dettaglio che molti sottovalutano è l’impatto sulle liste d’attesa e sui servizi territoriali, soprattutto nelle aree con meno strutture alternative.
Il 6 novembre la mobilitazione coinvolge anche le farmacie private: quasi 60mila dipendenti e collaboratori si fermano per chiedere il rinnovo del contratto nazionale scaduto. Le federazioni di categoria chiedono alla parte datoriale di tornare al tavolo e riconoscere il valore della professione. Nella stessa giornata è prevista la protesta di 24 ore del personale comunale di Bologna, centrata sulla questione degli stipendi e sul confronto con l’amministrazione cittadina.
Trasporti locali e traffico aereo: orari, garanzie e criticitÃ
Il settore dei trasporti sarà attraversato da più agitazioni nel corso del mese, con impatti soprattutto sulle aree metropolitane. A Milano è stata proclamata una giornata di astensione che interessa i lavoratori del gruppo Atm, con possibili cancellazioni su metro, tram e bus. Le fasce di garanzia già indicate prevedono servizio ridotto nelle ore di punta, ma molte corse fuori fascia potrebbero essere soppresse. Chi organizza gli spostamenti quotidiani deve prevedere tempi di percorrenza più lunghi o soluzioni alternative.
Venerdì 14 il personale di Enav ha confermato una mobilitazione di quattro ore nel primo pomeriggio, che può generare ritardi e ripercussioni sulla regolarità dei voli. In diversi aeroporti le conseguenze si avvertono con cancellazioni e variazioni nei piani di volo: un fenomeno che in molte stagioni porta a concentrare i ritardi sui collegamenti più congestionati. Un dettaglio che molti passeggeri sottovalutano è la catena di effetti: un ritardo in un grande hub si ripercuote su decine di rotte nazionali e internazionali.
Verso fine mese non mancano altre agitazioni locali: alcune organizzazioni sindacali hanno proclamato brevi astensioni sul trasporto pubblico locale in diverse città (con finestre orarie limitate), rendendo necessario consultare le comunicazioni aziendali per conoscere le fasce di servizio e le modifiche ai percorsi. Per chi viaggia in auto, poi, sono possibili rallentamenti anche sulle arterie principali quando il personale autostradale aderisce alla mobilitazione.
Lo sciopero generale del 28 novembre e le ripercussioni estese
La fine del mese è segnata da una mobilitazione di ampia portata: diversi sindacati hanno indetto uno sciopero generale che coinvolge settori pubblici e privati. La convocazione per l’intera giornata punta a evidenziare questioni salariali, contrattuali e organizzative diffuse nei vari comparti. Il mondo del ferroviario partecipa con una mobilitazione di 24 ore che decorre da sera a sera, con conseguenti ritardi, soppressioni e modifiche ai percorsi. Anche in questo caso le fasce di garanzia coprono solo servizi minimi, per cui molti treni regionali e a lunga percorrenza potrebbero subire forti limitazioni.
Il settore aereo è coinvolto sia per il personale di volo sia per gli addetti all’handling e ai servizi aeroportuali: sono previste cancellazioni e ritardi soprattutto in alcuni scali più trafficati, con Milano Malpensa tra i più a rischio. Per le autostrade la mobilitazione interessa il personale operativo nella finestra notturna, con possibili interruzioni dei servizi di assistenza. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la sovrapposizione delle agitazioni: quando più comparti scioperano contemporaneamente, l’effetto sui servizi è moltiplicato.
Nella stessa fase è programmata un’astensione degli avvocati di Roma per attività penali, con udienze rinviate per più giorni. Le ricadute pratiche su cittadini e imprese sono concrete: chi deve spostarsi per lavoro o per appuntamenti istituzionali trova ritardi e necessità di ripianificazione. Rimane quindi importante monitorare gli aggiornamenti delle singole amministrazioni e delle aziende di trasporto per limitare i disagi nella vita quotidiana.
