Credeva di dover buttare la padella, poi ha fatto questo (il risultato è incredibile)

Errori

Ridona vita alle tue padelle-sanzioniamministrative.it

Lorenzo Fogli

Novembre 3, 2025

Bicarbonato, aceto o detersivo: i metodi efficaci (e quelli da evitare) per pulire una padella bruciata senza graffiare il rivestimento antiaderente

La padella antiaderente è forse l’oggetto più usato e più maltrattato nelle cucine di oggi. Comoda, leggera, veloce da lavare e adatta a quasi ogni ricetta quotidiana, ha però un nemico che prima o poi si presenta in ogni casa: la bruciatura sul fondo, quella patina scura che si forma quando qualcosa va storto con la cottura. È lì che iniziano i problemi, perché una pulizia sbagliata rischia di rovinare il rivestimento, rendendo la padella praticamente inutilizzabile.

Eppure, esistono rimedi semplici e sicuri, spesso tramandati da generazioni, che permettono di salvare la superficie senza danneggiarla. Il segreto? Non agire mai di fretta e non strofinare a caso, ma sapere cosa usare e come. Alcuni metodi funzionano a freddo, altri richiedono calore, altri ancora si basano su reazioni chimiche blande. L’importante è capire quale usare, e quando.

Perché il rivestimento si rovina (e perché la colpa spesso è nostra)

Chi acquista una padella antiaderente lo fa per un motivo preciso: evitare che i cibi si attacchino e ridurre l’uso di olio o burro. Ma dopo pochi mesi, molti iniziano a notare i primi problemi: residui bruciati, fondo opaco, rivestimento che non funziona più come prima. Il punto è che la maggior parte delle padelle si rovina per un uso scorretto, non per un difetto di fabbrica.

L’errore più comune? La lavastoviglie. Anche se sulla confezione c’è scritto “lavabile in lavastoviglie”, il consiglio è sempre lo stesso: meglio il lavaggio a mano. Il motivo è semplice: detersivi aggressivi, acqua ad alta pressione, sali e temperature elevate alterano nel tempo la struttura del rivestimento, che perde la sua funzione antiaderente.

Errori
Non sempre le padelle possono essere lavate in lavastoviglie-sanzioniamministrative.it

Un altro nemico delle padelle è il calore eccessivo. Usarle sempre a fiamma alta, soprattutto senza nulla all’interno, porta a un surriscaldamento del fondo che può causare micro-crepe invisibili o un’alterazione chimica del materiale. Questo vale anche per quelle padelle di nuova generazione, come quelle con rivestimento ceramico a base d’acqua e prive di PFAS, progettate per lavorare bene solo con calore moderato.

Infine, spesso ci si affida a strumenti di pulizia sbagliati. Le spugne abrasive, le pagliette metalliche, persino il lato ruvido della spugna classica possono graffiare il fondo, lasciando segni permanenti. Da lì, il passo verso la padella inutilizzabile è breve.

I rimedi casalinghi che funzionano davvero (e quelli che vanno evitati)

La domanda resta sempre la stessa: come si pulisce una padella antiaderente bruciata senza rovinarla? La risposta è in tre soluzioni casalinghe che, se applicate correttamente, possono riportare la padella a nuova vita.

Il primo rimedio è quello del bicarbonato di sodio. Va usato in quantità precise: due cucchiai sul fondo, seguiti da due bicchieri d’acqua. Si mette la padella sul fuoco basso e si lascia agire per 15-20 minuti. L’azione combinata del calore e del bicarbonato aiuta ad ammorbidire le incrostazioni, che poi possono essere rimosse facilmente con una spugna morbida. In alternativa, se non si ha tempo o si preferisce evitare il fornello, si può lasciare la padella in ammollo nella stessa miscela, anche per un’intera notte.

Un’altra soluzione è l’aceto, il classico rimedio delle nonne. In questo caso, si versa una tazza di aceto bianco nella padella, si accende il fornello a fuoco basso e si lascia agire per almeno un quarto d’ora. L’acidità dell’aceto scioglie lo sporco bruciato, mentre il vapore aiuta a staccare le particelle più ostinate. Dopo il raffreddamento, basta un risciacquo accurato per vedere i risultati.

Se non si dispone né di bicarbonato né di aceto, c’è comunque una terza strada: acqua calda e detersivo per piatti. In questo caso, si versa acqua con abbondante detersivo direttamente nella padella e si porta a leggera ebollizione. Lasciando agire il composto saponato, anche le macchie più difficili iniziano a cedere. Il lavaggio successivo, sempre a mano e con spugna morbida, completa l’intervento.

Ci sono invece pratiche da evitare assolutamente. Usare il sale grosso come abrasivo è una di queste: può sembrare efficace all’inizio, ma rovina la superficie e accelera il deterioramento. Anche la candeggina o i prodotti chimici troppo aggressivi sono pericolosi: possono reagire con il rivestimento e rilasciare sostanze tossiche durante le successive cotture.

E attenzione ai rimedi fai da te trovati online: non tutto ciò che si legge è testato. L’importante è sempre rispettare il materiale della padella, evitare sbalzi termici e non grattare mai a secco.

×