Pensioni di dicembre 2025: ecco chi avrà assegni raddoppiati con tredicesima, bonus e quattordicesima

Pensioni di dicembre 2025 ecco chi avrà assegni raddoppiati con tredicesima, bonus e quattordicesima (1)

Luca Antonelli

Novembre 8, 2025

Nel portafoglio di molti pensionati in Italia dicembre porta sempre un cambiamento palpabile: il cedolino si allarga, la ricevuta in banca è più corposa e nelle cassette delle lettere si respira un sollievo concreto. Quest’anno l’INPS verserà la mensilità ordinaria insieme alla tredicesima, e per numerose fasce di pensionati arriveranno anche la quattordicesima e il bonus di fine anno destinato ai trattamenti minimi. Per chi ha una pensione media gli accrediti possono superare i 1.000 euro lordi, con importi che in alcuni casi possono risultare fino al doppio o al triplo della rata mensile consueta. Questa dinamica non è solo una questione di numeri: significa liquidità aggiuntiva per spese correnti, per regolazioni di bilancio familiare o per pagamenti stagionali. Un dettaglio che molti sottovalutano è che la tredicesima viene tassata con l’IRPEF ordinaria ma senza le addizionali locali, perciò il netto risulta leggermente più alto rispetto a una mensilità normale. Chi percepisce solo il trattamento minimo, inoltre, otterrà un’integrazione fissa: il bonus di 154,94 euro accreditato insieme alla tredicesima per chi rispetta i requisiti reddituali. Lo raccontano anche gli operatori degli sportelli previdenziali: per molte famiglie la differenza si percepisce subito nelle spese di fine anno.

A chi spetta la quattordicesima

Accanto alla tredicesima c’è la quattordicesima, una somma aggiuntiva rivolta a pensionati con requisiti specifici: età almeno 64 anni e reddito annuo non superiore a 15.688 euro. L’importo non è unico ma varia in funzione degli anni di contribuzione, con fasce che vanno indicativamente da 437 a 655 euro. Chi ha versato più contribuzione riceverà la parte più alta, perché il meccanismo premia la storia contributiva e non solo l’età. Un aspetto pratico importante: chi raggiunge il requisito anagrafico nella seconda metà dell’anno riceve la quattordicesima direttamente con la rata di dicembre; chi invece ha compiuto i 64 anni nei mesi precedenti potrebbe aver avuto accesso a un bonus differente in altri periodi.

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Oltre a tredicesima, quattordicesima e bonus, nel calcolo degli accrediti di dicembre entra la rivalutazione prevista per il 2025. – sanzioniamministrative.it

Questo sistema può creare differenze tra beneficiari che vivono nella stessa città o nella stessa provincia, e in alcune realtà territoriali gli uffici postali segnalano domande di chiarimento proprio su questi casi. Un fenomeno che in molti notano nelle consulte locali è la scarsa informazione su come gli anni di contribuzione incidano sull’importo: per questo è utile verificare il cedolino e chiedere chiarimenti agli sportelli INPS o ai patronati. In definitiva, la quattordicesima rappresenta un sostegno mirato alle fasce di reddito più contenute, calibrato sulla carriera lavorativa individuale.

Dettagli sugli importi, rivalutazioni e tempistiche

Oltre a tredicesima, quattordicesima e bonus, nel calcolo degli accrediti di dicembre entra la rivalutazione prevista per il 2025, pari a circa +0,8% sulla base reddito, già applicata nelle rate dell’anno. Per le pensioni al minimo è stato inoltre previsto un incremento aggiuntivo intorno al +2,2%, che porta l’importo mensile di riferimento intorno ai 598 euro lordi e influisce anche sulla tredicesima e sul bonus. Un altro elemento che incide sul netto percepito è la sospensione delle addizionali comunali e regionali: l’assenza di queste trattenute produce un effetto netto quantificabile intorno a un +1% / +2% circa rispetto a una mensilità con le addizionali applicate. In termini pratici il cedolino sarà disponibile a fine novembre e il pagamento partirà dal primo giorno bancabile di dicembre; chi ritira in contanti alle Poste seguirà il consueto calendario scaglionato per ordine alfabetico. Va sottolineato che, pur trattandosi di aumenti significativi per molti, tali variazioni sono il risultato di meccanismi conosciuti nel corso dell’anno e non di interventi straordinari: l’effetto sui bilanci familiari è però reale e immediato. Un fenomeno che molti osservano nelle città e nei piccoli centri è la maggiore tranquillità nella gestione delle spese stagionali, mentre chi vive con redditi marginali guarda con attenzione alla composizione del cedolino. Per chi vuole verificare il proprio caso è consigliabile consultare il prospetto di dicembre o rivolgersi ai servizi previdenziali locali: la cifra che arriva in conto corrente è la risposta più chiara alle domande che circolano nelle comunità.

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