Ristoranti e locali notturni: impennata record dei pagamenti digitali in Italia nel 2025

Luca Antonelli

Novembre 10, 2025

Una serata qualunque in città: il conto viene diviso, il cliente sfiora lo schermo del Pos e il pagamento è già registrato. È questa la scena che emerge dall’analisi sui flussi di spesa degli italiani nel primo semestre del 2025: milioni di operazioni registrate sui dispositivi di una fintech fotografano un’abitudine ormai radicata. Lo studio di myPOS mette in luce come i circuiti elettronici abbiano preso il sopravvento nei locali dove si consuma fuori casa, trasformando le casse in un termometro economico e sociale.

Ristoranti e locali in testa

I dati mostrano una preferenza netta per la ristorazione: la voce ristoranti guida la classifica con quasi 4,8 milioni di operazioni registrate tra gennaio e giugno. Dietro, a poca distanza, si posizionano i bar, lounge e discoteche con circa 4,6 milioni di transazioni: la movida e l’appuntamento serale si confermano centrali nella spesa digitale. Un quadro che non sorprende chi lavora nel settore della ristorazione, ma chiarisce la dimensione quantitativa di un fenomeno spesso raccontato solo a livello qualitativo.

l mercato è dinamico e sempre più orientato alla digitalizzazione. – sanzioniamministrative.it

Al terzo posto emergono i convenience store e i mercati specializzati, con circa 3,8 milioni di operazioni. Si tratta di punti vendita di prossimità che offrono velocità e praticità: pagare con carta o smartphone è diventato il comportamento standard anche per acquisti di piccola entità. Un dettaglio che molti sottovalutano è la penetrazione del Pos nelle aree più periferiche, dove l’adozione è accelerata dal bisogno di rapidità.

La fotografia restituisce un settore della ristorazione non solo centrale nella vita sociale italiana, ma anche motore economico locale. Chi gestisce una attività osserva già gli effetti sui flussi di cassa e sugli orari di punta; allo stesso tempo operatori e fornitori stanno rivedendo procedure e strumenti per adeguarsi a un mercato che paga sempre più spesso senza contanti.

Verso una spesa quotidiana sempre più digitale

Fuori dal podio si conferma una crescita diffusa: fast food e supermercati si attestano intorno a 2,3 milioni di transazioni ciascuno, segno che anche le spese di prima necessità si spostano verso l’elettronico. Il settore dei trasporti, che include taxi e servizi di noleggio con conducente, ha totalizzato circa 2 milioni di pagamenti, a dimostrazione che la rapidità del pagamento digitale è apprezzata anche negli spostamenti urbani. Un fenomeno che in molti notano solo nelle grandi città, ma che si sta allargando.

In coda alla top ten si trovano le panetterie con 1,3 milioni di operazioni e i saloni di bellezza e parrucchieri con 1,1 milioni: numeri più contenuti, ma significativi per la diffusione capillare del Pos. I negozi di abbigliamento e accessori registrano circa 800 mila transazioni, mentre le tabaccherie superano di poco il mezzo milione. Pagamenti digitali che diventano norma anche in settori storicamente legati al contante.

Il mercato è «dinamico e sempre più orientato alla digitalizzazione», una tendenza che riflette scelte di consumo e aspettative di sicurezza e velocità. Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda l’impatto operativo: chi accetta pagamenti elettronici riorganizza turni e gestione della cassa. Il risultato è una rete di pagamenti che, nella vita quotidiana, sta diventando strutturale e sempre più integrata nei comportamenti dei consumatori.

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