Cosa rischia chi vende sigarette ai minorenni?

Delle sigarette

Delle sigarette | Pixabay @Silvia - Sanzioniamministrative.it

Alanews

Novembre 12, 2025

A Monza, in una delle zone più frequentate dagli studenti, la polizia locale in borghese ha sorpreso due ragazze di 14 e 17 anni mentre uscivano da una tabaccheria con un pacchetto di sigarette ciascuna. Gli agenti, appostati nei pressi degli istituti superiori, hanno atteso il momento dell’acquisto per intervenire.
Per il gestore è scattata una sanzione pesante: 2.000 euro in totale, mille per ogni pacchetto venduto a minorenni. Ma non è tutto. Gli atti sono stati trasmessi all’Ufficio dei Monopoli e delle Dogane, che potrà sospendere la licenza dell’attività fino a quindici giorni. Se le sigarette fossero state vendute a una persona con meno di 14 anni, sarebbe scattata anche una denuncia all’autorità giudiziaria.
L’operazione fa parte dei controlli regolari della polizia locale a tutela della salute dei più giovani e della legalità commerciale.

A che età si può fumare in Italia

Molti ragazzi, nonostante siano sempre più consapevoli dei danni del fumo, cedono ancora alla curiosità. Ma qual è l’età minima per fumare o acquistare sigarette in Italia?
La legge non punisce un minorenne che fuma, salvo che lo faccia in luoghi dove vige il divieto di fumo, come spazi pubblici al chiuso. A rischiare sanzioni, invece, è il commerciante che vende sigarette o prodotti del tabacco a chi non ha ancora compiuto 18 anni.
Fino al 2012, il limite era fissato a 16 anni. È stata poi la legge dell’8 novembre di quell’anno ad alzare l’età minima a 18, allineando così l’Italia agli standard più rigorosi di tutela dei minori.

Le sanzioni per chi vende sigarette ai minori

Le conseguenze per chi infrange la legge sono piuttosto severe. L’articolo 24 del decreto n. 6 del 12 gennaio 2016 prevede multe da 500 a 3.000 euro e la sospensione per 15 giorni della licenza in caso di prima violazione. Se il venditore è recidivo, la sanzione sale da 1.000 a 8.000 euro e la licenza può essere revocata definitivamente.
I tabaccai hanno inoltre l’obbligo di verificare l’età dell’acquirente, richiedendo un documento d’identità quando non sia evidente la maggiore età. Dal 2013, anche i distributori automatici sono obbligatoriamente dotati di un sistema che consente l’acquisto solo tramite tessera sanitaria, così da impedire l’accesso ai minorenni. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli effettua controlli periodici per garantire il rispetto di queste regole.

Sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato

Le norme italiane non si limitano alle sigarette tradizionali. Il divieto di vendita ai minori di 18 anni si applica anche alle sigarette elettroniche, ai liquidi di ricarica con nicotina e ai cosiddetti dispositivi a tabacco riscaldato.

Rincaro sigarette
Rincaro sigarette


Questi prodotti, pur considerati da alcune autorità sanitarie meno dannosi rispetto al fumo convenzionale perché non prevedono combustione, sono comunque sottoposti alle stesse restrizioni. L’obiettivo della legge è chiaro: evitare che i giovanissimi vengano esposti troppo presto alla nicotina e sviluppino dipendenze.

Come si comportano gli altri Paesi

La regolamentazione sul fumo varia da nazione a nazione. In Spagna e in Austria l’età minima per acquistare sigarette è fissata a 18 anni, proprio come in Italia. Negli Stati Uniti, invece, la soglia è ancora più alta: bisogna avere almeno 21 anni per comprare tabacco.
In Giappone, il limite è di 20 anni, mentre in Inghilterra il governo punta a una generazione completamente libera dal fumo: il piano prevede di vietare progressivamente la vendita dei prodotti del tabacco a chi è nato dopo il 1° gennaio 2009.
Queste politiche riflettono una tendenza globale sempre più severa verso il consumo di tabacco, specialmente tra i più giovani.

L’obiettivo: proteggere i minori dal fumo

Il caso di Monza dimostra come le autorità italiane siano sempre più attente a far rispettare le regole sulla vendita del tabacco. Le sanzioni severe e i controlli mirano non solo a punire i trasgressori, ma soprattutto a proteggere i minori dai rischi del fumo e dalle sue conseguenze sulla salute.

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