Grazie a una rete di smartphone utilizzati come sensori sismici, migliaia di cittadini ai Campi Flegrei contribuiscono al monitoraggio
Un’innovazione tecnologica di grande rilievo trasforma gli smartphone dei cittadini in sensori sismici capaci di registrare e mappare con elevata precisione spaziale le vibrazioni del suolo in seguito a terremoti. Questa nuova frontiera della citizen science è stata sperimentata con successo nella delicata area dei Campi Flegrei, una delle zone vulcaniche più a rischio in Italia, popolata da circa 500.000 abitanti.
Indice
L’innovazione tecnologica e il ruolo degli smartphone come sensori sismici
Gli smartphone moderni, dotati di accelerometri ad alta precisione originariamente progettati per rilevare il movimento e orientare automaticamente lo schermo, sono stati utilizzati per misurare le onde sismiche. Attraverso l’app Earthquake Network, sviluppata dal team guidato da Francesco Finazzi, dell’Università di Bergamo, i dispositivi mobili diventano veri e propri sensori distribuiti sul territorio. In caso di scossa, gli smartphone inviano dati in tempo reale a un server centrale, consentendo di elaborare mappe delle vibrazioni che raggiungono una risoluzione molto superiore rispetto alle tradizionali stazioni sismiche.
Il progetto pilota nei Campi Flegrei: risultati e partecipazione
Tra aprile e giugno 2024, durante un incremento dell’attività sismica nella regione flegrea, sono stati coinvolti fino a 9.000 residenti, un numero significativamente superiore alle 29 stazioni tradizionali presenti. La collaborazione attiva dei cittadini ha permesso di raccogliere una mole di dati senza precedenti, utile per creare mappe dettagliate che evidenziano come la geologia locale amplifichi le onde sismiche in specifiche aree. Queste mappe sono fondamentali per orientare tempestivamente le operazioni di soccorso, stimare i danni e pianificare interventi di emergenza più efficaci.
Il progetto, pubblicato il 29 ottobre 2025 sulla rivista Nature Communications e realizzato in collaborazione con il tedesco Helmholtz Centre for Geosciences e lo European-Mediterranean Seismological Centre, rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra scienza, tecnologia e cittadinanza. L’approccio innovativo di Finazzi e colleghi ha dimostrato come la diffusione capillare di dispositivi mobili possa trasformare la sicurezza sismica, offrendo dati inediti e una copertura territoriale senza precedenti.
Impatti e prospettive future della citizen science sismica
Oltre a migliorare la rapidità e precisione della risposta in caso di terremoto, questa metodologia favorisce una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva della popolazione nella gestione del rischio. Le tecnologie di monitoraggio distribuito, integrate con algoritmi di intelligenza artificiale e piattaforme di comunicazione, potranno essere estese ad altre zone a rischio in Italia e nel mondo, aprendo nuove prospettive per la prevenzione e la sicurezza urbana. Il progetto sottolinea inoltre l’importanza di una cultura della prevenzione diffusa, in cui ogni cittadino diventa protagonista della protezione del proprio territorio.
 
 