Il sistema Cerbero sta facendo strage: è boom di multe a Roma. Gli automobilisti sono avvisati: massima attenzione
La polizia locale di Roma sta intensificando la lotta alle infrazioni del codice della strada grazie al sistema di controllo automatizzato denominato Cerbero, una tecnologia innovativa che utilizza telecamere dotate di intelligenza artificiale montate sulle auto di pattuglia. Questa iniziativa, già in funzione dallo scorso dicembre, ha prodotto un incremento significativo delle multe nella Capitale, soprattutto nel centro storico e in quartieri come Parioli e Prati.
Il sistema Cerbero fa strage di multe a Roma
Il dispositivo Cerbero è equipaggiato con due telecamere, anteriore e posteriore, che monitorano in tempo reale le infrazioni come parcheggi in doppia fila, soste irregolari e soste sui marciapiedi. Le immagini vengono automaticamente inviate a un tablet in dotazione agli agenti, che possono immediatamente verificare i dati del veicolo tramite la banca dati della motorizzazione, accertando anche la regolarità di assicurazione e revisione. Il sistema invia poi i dati al software Prosa, che genera il verbale di multa.

I numeri comunicati dalla vicecomandante Donatella Scafati evidenziano circa 25mila multe settimanali, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Solo a gennaio 2025 sono state elevate 83mila sanzioni, di cui 70mila per soste irregolari. Le sanzioni variano da 25 a 100 euro per moto e ciclomotori, da 45 a 173 euro per gli altri veicoli, mentre per mancata revisione e mancata assicurazione si arriva rispettivamente fino a 694 e 3.464 euro.
Critiche e controversie sul sistema di controllo automatico
Nonostante l’efficacia del sistema, non mancano le polemiche. Il sindacato di polizia municipale Ospol ha definito lo street control come un sistema “repressivo” che rischia di penalizzare ingiustamente gli automobilisti, privandoli della possibilità di contestare immediatamente le infrazioni, come previsto dall’articolo 200 del Codice della strada. Il sindacato ha inoltre sottolineato problemi legati alla privacy e alla tutela dei diritti dei cittadini, annunciando battaglie legali e l’apertura di uno sportello dedicato ai ricorsi contro le multe.
Secondo l’Ospol, inoltre, il dispositivo non distingue situazioni particolari come quelle di portatori di handicap, anziani o persone malate che potrebbero trovarsi costrette a sostare in divieto per motivi urgenti. Il sindacato ha esortato il Comune di Roma a sospendere l’uso di questi sistemi automatici e a favorire invece l’assunzione di nuovo personale di vigilanza, richiamando l’attenzione sugli oltre 2mila giovani idonei ad un concorso per istruttore di vigilanza urbana attualmente disoccupati.